La giunta comunale di Ravenna rivede le tariffe per chi alloggia in strutture ricettive nella Ztl del centro storico o nei centri abitati dei nove lidi. Si parte da marzo, previste forme di abbonamento
È una decisione della giunta comunale di cui si apprende dalla lettura dei quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, in edicola oggi, 22 febbraio. La nuova tariffa sarà in funzione dall’1 marzo nei lidi e dall’1 luglio in centro e sarà sperimentale fino alla fine dell’anno.
I titolari delle strutture ottengono dei contrassegni dal gestore della sosta (Azimut) per consegnarli ai turisti da esporre sul parabrezza in sostituzione del biglietto rilasciato dal parcometro. Con la nuova tariffa i titolari potranno anche usare un’apposita piattaforma online dove inserire la targa senza bisogno di rilasciare il contrassegno di carta.
Per ogni tipo di struttura è stato definito un numero massimo annuale di permessi giornalieri rilasciabili: 100 per i b&b, 200 per r&b e rta (residenze turistico alberghiere), 300 per gli alberghi con meno di 40 camere e 400 per gli alberghi con più di 40 camere.
La delibera di giunta introduce anche delle forme di abbonamento: 330 euro per quello annuale (valido dall’inizio alla fine dell’anno solare di emissione), 200 per il semestrale, 125 per il trimestrale e 50 per quello mensile.
Le aree del centro di Ravenna regolamentate con sistemi automatici di controllo degli accessi (sbarre) non fanno parte degli spazi coperti dal pagamento del contrassegno: largo Giustiniano, piazza Mameli (solo area centrale), piazzale Segurini, largo Firenze, piazzetta Ragazzini, via Port’Aurea, via Castel San Pietro (tratto porta Ravegnana – via R. Serra), piazza Duomo, piazzale Rossi e via Bezzi.
«Quello che lascia perplessi – dice Alberto Ferrero, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – è la giustificazione alla delibera, cioè il fatto che nelle Ztl ci siano pochi parcheggi e quindi si vuole dare la possibilità ai turisti di parcheggiare. La soluzione trovata non è costruire altri parcheggi, ma aumentare la tariffa? Il risultato sarà un centro storico ancora più desertificato, in cui anche i turisti, potendo, non lo frequenteranno. Se si guarda quanto è stato deciso dall’amministrazione negli ultimi anni non si può non riconoscere quasi la volontà, se non di danneggiare, almeno di creare problemi a chiunque voglia frequentare la città o le nostre zone turistiche».