«Per il mio lavoro mi servono un veicolo e il telefonino». Paolo Boni è un ravennate di 58 anni e da sei anni fa il servizio di noleggio con conducente, più spesso noto con l’acronimo Ncc. «Attualmente ho tre veicoli e quindi altrettante autorizzazioni – ci racconta un pomeriggio mentre al volante rientra da Roma –, due nel comune di Ravenna e una a Faenza. Ho un dipendente fisso e un lavoratore a chiamata».
L’ingresso nel mondo Ncc è avvenuta comprando un’azienda che già aveva le licenze: «Il passaggio dell’azienda fa passare anche l’autorizzazione, se il Comune verifica che il nuovo acquirente ha i requisiti di idoneità». Tra i tre veicoli di Boni l’ammiraglia è un Mercedes V250: «Il classico van nero con i vetri scuri che si vede spesso negli eventi. Poi ho anche un van da 8 passeggeri che è più spazioso per i bagagli ed è utile per il servizio al terminal crociere visto che davvero arrivano tutti con una quantità di valigie inspiegabile».
L’attività di Boni, come quella di ogni Ncc, si sviluppa concordando con la clientela le esigenze e i prezzi: «Per essere in regola occorre avere una prenotazione che può essere fatta con una mail o Whatsapp. Poi dobbiamo compilare il cosiddetto foglio di servizio elettronico che riporta tutti i dati di viaggio e del cliente». Oltre alla clientela che si rivolge a Boni una tantum, ci sono clienti consolidati, sia privati che aziende, che ricorrono al servizio Ncc con frequenza. E poi ci possono essere gli ingaggi per gli eventi: «Ad esempio quando c’è la Formula Uno a Imola vengono richiesti molti veicoli come il mio e pagano bene, però c’è una volta all’anno e se dai disponibilità vuol dire che non puoi rispondere alle richieste dei clienti abituali e invece preferisco conservare quei rapporti di lavoro».
Nessuna divisa particolare: camicia e pantaloni classici, sul blu o sull’azzurro. «Capitano anche situazioni in cui viene richiesto giacca e cravatta. Per come sono fatto io, cerco di evitarlo». Ma capita comunque di trasportare vip: «Però non sono di quelli che si fanno selfie da postare, chi usa un Ncc gradisce la privacy».
Orari di lavoro non ce ne sono. I veicoli non hanno cronotachigrafi che registrano le ore di guida come i mezzi pesanti. Sta nel senso di responsabilità del singolo: «Sei su strada e hai persone a bordo, non puoi viaggiare stanco. In questo momento se fossi stanco non sarei al telefono ma in un autogrill a riposare».
Anche per questo Boni ha smesso di coprire una delle fette di mercato più sostanziose soprattutto nel periodo estivo: il trasporto dei giovani in discoteca. «C’è molta richiesta e se fai bene il tuo lavoro poi il passaparola tra le famiglie funziona. Però ora ho molto lavoro di giorno e di notte devo dormire».