mercoledì
18 Giugno 2025
Non solo calcio

Incontro con Cattaneo e Ambrosini: «Dialogo senza scaletta sulla cultura sportiva»

Appuntamento a Massa Lombarda il 18 novembre con il giornalista di Prime e l'ex calciatore del Milan: «Racconteremo storie e aneddoti per capire cosa significa fare sport». Vent'anni fa Cattaneo era la voce delle telecronache del Cervia nel reality Campioni

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Massimo Ambrosini e Marco CattaneoTrasmettere la cultura sportiva, soprattutto ai più giovani, attraverso aneddoti e storie di calcio giocato e raccontato: sarà questo il tema del dialogo che si svolgerà stasera, 18 novembre, a Massa Lombarda tra un ex calciatore che ha vinto quattro scudetti e due Champions League con il Milan, il 47enne Massimo Ambrosini, e un giornalista con vent’anni di carriera nelle cronache del pallone in tv, il 46enne Marco Cattaneo (volto noto di Amazon Prime e prima di Dazn e Sky). L’appuntamento è alle 20.30 alla sala del Carmine (ingresso libero), l’incontro è organizzato dal Servizio Nuove generazioni e dal Centro per le famiglie dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna in collaborazione con Frugessport.

Un’idea più precisa di come sarà la serata la spiega Cattaneo stesso, raggiunto al telefono alla vigilia dell’appuntamento: «Con Ambrosini abbiamo già fatto diverse serate simili, diciamo che siamo un duo collaudato. Sarà un dialogo senza scaletta, ci piace rivolgerci ai più giovani, per fare un racconto dello sport attraverso la grande esperienza di un calciatore come Ambrosini, per capire come si affrontano le sconfitte e come si festeggiano i successi, cercando di avere uno sguardo introspettivo. L’idea è cercare di trasferire ai giovani il senso di fare sport che si può capire attraverso il messaggio delle grandi storie degli sportivi».

Se si parla di giovani e sport, viene spontaneo guardare alle eccellenze italiane di chi lo pratica. Sembrano esserci segnali incoraggianti dalle Nazionali under: «Di recente abbiamo visto belle cose, non solo per i risultati ottenuti ma perché le squadre hanno mostrato un gioco diverso, più in linea con quello europeo. E anche la Nazionale maggiore sembra aver ritrovato una sua organizzazione, anche grazie a un nuovo approccio di Spalletti che ha ammesso di aver fatto degli errori all’Europeo. La sconfitta con la Francia non toglie quanto di buono visto ultimamente. I giocatori di livello ci sono e stanno giocando partite internazionali anche nei club. Manca il grande campione di livello mondiale, il 10, la grande stella, ma credo sia un fatto generazionale».

461418716 542545071613517 6640647640000396752 NOltre che giornalista, Cattaneo è autore di libri per bambini e padre di tre figli (14, 10 e 7 anni) che praticano sport vari, dal basket alla boxe passando per il calcio e il parkour. Un triplice ruolo che pone il 46enne in un punto di osservazione privilegiato: «Non voglio generalizzare, ma per la mia esperienza diretta devo dire che nel calcio vedo accadere più spesso scene con ragazzi che mettono in atto il peggio del calcio dei grandi, a cominciare dalle proteste contro l’arbitro. E poi genitori che urlano e bambini più preoccupati di guardare la madre o il padre invece che l’allenatore. Del resto, se un bambino ha certi atteggiamenti è solo per qualcosa che gli viene trasferito dal genitore, perché un ragazzino con la palla se ne frega di fuorigioco, rimessa laterale o di perdite di tempo. Va detto che in questo ha un ruolo anche chi fa comunicazione. Almeno mi fa piacere vedere che mio figlio va ancora al parchetto a giocare finché non fa buio ed è una fortuna avere uno spazio verde accanto a casa, pur vivendo a Milano. Vedo tanti ragazzi per cui l’attività sportiva non è attività ludica libera ma è solo quella fatta con le società sportive».

Giornalista, autore, genitore. E giocatore? «Ho fatto basket fino a una certa età, poi un paio di anni di calcio ma mai a grandissimi livelli. Ero un centravanti di sponda, mandavo in gol gli altri, un po’ un Kennet Andersson. E poi è anche il mio modo di lavorare: nella conduzione mi piace fare “da sponda” per gli altri e farli emergere».

Trasferire cultura sportiva ai giovani, come detto, può essere un compito anche per i media, il settore di Cattaneo: «È un mondo che si sta rinnovando continuamente. A mio parere gli spunti più interessanti adesso vengono dalle piattaforme online dove trovano spazio nuovi modi di raccontare il calcio e lo sport. Faccio l’esempio di Cronache di Spogliatoio con cui ho iniziato a collaborare di recente. Passare un’ora dopo ogni partita a commentare le immagini del Var forse ha un po’ stancato, la gente ha più piacere di vedere un’analisi della tattica o una spiegazione del gesto e delle scelte di gioco».

Il viaggio in Bassa Romagna per Cattaneo sarà anche un ritorno in una terra che ha avuto moto di conoscere molto bene una ventina di anni fa quando era il telecronista delle partite del Cervia per il reality Campioni: «Ero a Sky, il sabato sera facevo le cronache della Liga spagnola da studio, poi mi mettevo in auto con la troupe e arrivavamo in Romagna in piena notte e la domenica mattina c’era subito la partita da fare. Poi pranzo alla Casa delle Aie con Magrini e Ciccio Graziani e rientro a Milano. In un anno ho preso diversi chili di peso…».

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