Microfiltrazione, osmosi inversa e addolcitori: termini sempre più diffusi anche in provincia, dove il trattamento delle acque domestiche è molto richiesto soprattutto tra le famiglie più numerose e negli ambienti lavorativi, grazie ai notevoli riscontri economici e ambientali.
A parlarcene è Annalisa Pelliconi, titolare di Teknoterm Progetto Casa, l’azienda lughese a conduzione famigliare di via Canaletto 1 che dagli anni ‘80 si occupa di trattamento dell’acqua, oltre che del commercio di materiale idraulico a tutto tondo e di arredo bagno. «I vantaggi dell’installazione di un filtro domestico per le acque sono principalmente tre: il primo, di matrice logistico-ambientale va a contrastare l’utilizzo di plastica monouso, non sempre adeguatamente riciclata, impedendo inoltre l’accumulo di riserve in casa, lasciando spazio per lo stoccaggio di diversi prodotti. Il secondo riguarda il risparmio economico: la plastica degli imballaggi e delle bottiglie d’acqua e il trasporto su ruote sono fattori che, oltre a danneggiare l’ambiente, pesano sul costo finale della bottiglia d’acqua al supermercato. Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto salutistico: il trattamento rende l’acqua con un basso residuo fisso e libera da pericolosi metalli pesanti, batteri e microplastiche, cosa non garantita dalla tradizionale bottiglietta in plastica, spesso stoccata in magazzini o piazzali anche sotto il sole». Tra i diversi tipi di impianti possibili c’è la micro filtrazione, un processo che rimuove gran parte delle particelle solide e delle micro impurità contenute nell’acqua, trattenendo particelle, solidi sospesi e odori. Con questo sistema è possibile inoltre aggiungere all’acqua elementi come il magnesio e lo zinco e utilizzare erogatori che permettono di rendere l’acqua fresca o frizzante.
Un’alternativa è l’impianto a osmosi inversa, che separa l’acqua dalle sostanze disciolte e in sospensione grazie a un processo del tutto naturale. L’acqua viene filtrata per eliminare il cloro e i residui più grossolani, poi, per effetto della pressione, passa attraverso una sottile e porosa membrana osmotica, caratterizzata da fori più piccoli di un milionesimo di millimetro, in grado di trattenere la maggior parte delle sostanze, compresi metalli pesanti, micro plastiche, batteri, virus, nitrati, calcare e sali minerali. Il risultato è un’ acqua depurata molto leggera con una bassa concentrazione salina, estremamente simile a quella del supermercato.
Infine ci sono gli addolcitori, strumenti in grado di ridurre la durezza dell’acqua, rimuovendo gli ioni di calcio e magnesio dall’acqua e sostituendoli con ioni di sodio, eliminando il calcare. I benefici sono importanti per tutto l’impianto idraulico, per gli elettrodomestici e anche per la salute di pelle e capelli.
In provincia, i picchi di richiesta di installazione di depuratori si sono registrati a seguito della pandemia, e successivamente dell’alluvione: «L’acqua è un bene di prima necessità, ma particolarmente delicato e impegnativo da trasportare e stoccare in caso di emergenza – continua Pelliconi -. Anche il progetto “spesa a domicilio”, attivo durante il periodo Covid per tutelare i cittadini più fragili, spesso prevedeva limitate quantità di casse d’acqua a causa delle difficoltà di trasporto. In molti hanno realizzato in quel momento l’importanza di avere acqua sana e buona sempre a disposizione. Nel periodo post alluvionale invece la maggior parte delle richieste riguardava il ripristino del sistema danneggiato. In qualche caso, anche coloro che si sono trovati bloccati ai piani alti della casa per più giorni hanno deciso di ricorrere all’installazione del sistema per una maggiore sicurezza in futuro. Noi siamo fortunati, perchè abitiamo in una zona dove l’acqua proveniente dall’acquedotto è sottoposta a rigidi e costanti controlli, e si può bere senza criticità per la salute. Il problema però resta il gusto, a causa del cloro e del calcare presenti. Partendo quindi dall’acqua sana che arriva nelle nostre case è facilmente possibile quindi produrre acqua “minerale” buona ma soprattutto libera da microplastiche e pericolosi metalli pesanti, come piombo e rame presenti negli impianti domestici obsoleti».