venerdì
15 Agosto 2025
sanità

Virus respiratorio sinciziale, immunizzazione anche per i nati nel mese di settembre

L'adesione in Emilia-Romagna tra i nati di novembre è stata del 90 percento circa. La platea si allarga

Condividi

Pexels Pixabay 161534

In Emilia-Romagna si allarga la platea dei neonati destinatari della campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs). Il virus è responsabile della bronchiolite, un’infezione respiratoria che, in un numero limitato di bambini, può arrivare ad avere conseguenze molto serie. In questa seconda fase della campagna sono coinvolti anche i nati nel mese di settembre 2024, che riceveranno l’immunizzazione a partire dai primi giorni di dicembre. Saranno i Punti nascita o le Pediatrie ospedaliere a somministrare il farmaco Niservimab (anticorpo monoclonale), con le stesse modalità utilizzate nella prima fase.

La Regione, infatti, ha ampliato i destinatari della profilassi grazie alla nuova disponibilità di dosi da 100 mg, tenendo conto dell’eccellente capacità dimostrata dai punti nascita nell’offerta della profilassi e dell’elevata adesione registrata nei primi due mesi (ottobre e novembre 2024) della campagna, inizialmente limitata ai nati tra ottobre 2024 e febbraio 2025, cioè nel periodo in cui ci si attendeva la maggiore circolazione del virus, e ai nati prematuri o con patologie che li predispongono a sviluppare problemi respiratori. Nella prima fase l’adesione osservata tra i nati di novembre è stata del 90% circa, mentre è stata pari all’ 80% tra quelli nati a ottobre.

Quest’anno, in base al monitoraggio delle infezioni respiratorie stagionali, il picco epidemico del virus respiratorio sinciziale è atteso per metà/fine gennaio, analogamente a quanto osservato nel periodo pre-Covid19.

«Nei primi due mesi di profilassi – commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini– nella nostra Regione è stata registrata un’adesione alla profilassi superiore alle attese anche grazie all’impegno profuso da professioniste e professionisti dei punti nascita e alla sensibilità dei genitori. Soprattutto nei primi mesi di vita, infatti, il virus respiratorio sinciziale può causare un’infezione respiratoria anche grave, che può portare a ricovero. La disponibilità a partire dalla stagione 2024/25 di un farmaco che si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di ricovero in ospedale rappresenta uno strumento importante di prevenzione per i più piccoli, che si aggiunge alle comuni misure di igiene respiratoria, che andrebbero rispettate anche nei casi in cui il bambino non ha fattori di rischio: tenere il bambino in ambienti in cui il ricambio di aria sia assicurato, portarlo spesso all’aperto, anche d’inverno, lavarsi e lavare spesso le sue mani con acqua e sapone, tossire e starnutire coprendo naso e bocca, utilizzare la mascherina in caso di infezione respiratoria».

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Le sette porte storiche di Ravenna come “accessi turistici privilegiati”

Lo studio Denara tra i vincitrici di un concorso internazionale promosso dalla Uia

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi