Un percorso ciclo naturalistico per collegare Faenza alla costa del ravennate, seguendo la storica via d’acqua del canale Naviglio-Zanelli, che prevede il recupero di un’infrastruttura storica di oltre 34 chilometri tra i territori comunali di Faenza, Cotignola, Bagnacavallo e Alfonsine, per trasformarla in una risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio e offrire una nuova opportunità di riscoprire le bellezze naturali e culturali della Romagna. Questo il progetto dell’Unione della Romagna Faentina, approvato dalla Giunta e ideato dalla paesaggista Anna Letizia Monti e dall’Area Lavori Pubblici dell’Unione.
l progetto è risultato vincitore del bando del Programma Regionale Fesr 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna per la realizzazione di infrastrutture verdi e blu in aree urbane e periferiche, ottenendo un finanziamento di 1 milione e 333 mila euro, a cui si aggiungeranno ulteriori 333 mila euro investiti dall’Unione.
«Un intervento strutturale – sottolinea il sindaco di Faenza Massimo Isola – di grande rilievo che avrà un importante impatto sia per lo sviluppo turistico all’aperto che per la promozione di una migliore mobilità sostenibile, in grado di collegare ampi territori da Faenza al mare e che contribuirà non solo alla creazione di opportunità su più fronti, ma anche alla riqualificazione urbanistico-ambientale del nostro territorio».
Lungo il percorso, che va dal centro di Faenza al Canale di Bonifica Destra Reno, sono già presenti tratti di viabilità ciclabile a servizio dei vari centri urbani attraversati e alcune strade vicinali non asfaltate a servizio dei fondi agricoli. Oltre alla manutenzione straordinaria di alcuni tratti esistenti, il progetto prevede il collegamento di questi tratti attraverso la creazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali in calcestre e ghiaia, utilizzando, in alcuni punti, la sommità arginale del Canale. Saranno inoltre installate panchine, tavoli, rastrelliere e fontanelle per creare aree di sosta e favorire una maggiore fruizione da parte di pedoni e ciclisti. Una parte del canale si trasformerà poi una “foresta lineare”: saranno ripristinati i danni alle alberature causati dalla tempesta di luglio 2023 e le piante esistenti saranno integrate con 1.300 nuovi esemplari di essenze autoctone e oltre 5 mila arbusti. «In questo modo – spiegano dall’Unione -. Si creerà un corridoio ecologico e di biodiversità che attraverserà tutta la pianura romagnola, collegando di fatto le pendici dell’Appennino con le zone umide della Bassa Romagna».
Lungo tutto il percorso saranno installati cartelli informativi per evidenziare i principali luoghi protagonisti della storia locale e del Canale, fornire informazioni sulla flora e la fauna locali e indicare i collegamenti con le vicine ciclovie esistenti, i borghi e i luoghi di interesse presenti nelle vicinanze.
Dopo l’approvazione di fattibilità tecnico-economica da parte della Giunta, il progetto è stato illustrato alle amministrazioni e alle realtà dei territori che il percorso attraversa per un confronto sulle progettualità.
Entro marzo del 2025 lo studio tecnico incaricato dovrà presentare il progetto esecutivo, al quale seguirà la pubblicazione del Bando di gara per l’esecuzione dei lavori da eseguirsi nel corso dell’estate. La nuova ciclabile sarà pronta entro dicembre 2025.