mercoledì
25 Giugno 2025
beneficenza

Un concerto per i più bisognosi: l’iniziativa di Santa Teresa raccoglie 1300 euro

Il ricavato sarà devoluto al servizio docce della Fondazione. Nel 2024 oltre 10mila persone bisognose si sono rivolte al servizio, numeri più che raddoppiati rispetto al 2023

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Un concerto di musica classica in favore dei più bisognosi: l’iniziativa benefica di Santa Teresa, che lo scorso 17 dicembre ha coinvolto i musicisti dell’orchestra La Corelli ha visto partecipare più di un centinaio di persone, arrivando a raccogliere più di 1300 euro per il servizio “docce, guardaroba e ristoro” della Fondazione  ravvenate.
La Corelli, diretta da Jacopo Rivani e il Coro Kairos Vox, guidato da Alberto Pelosin, hanno regalato ai presenti un concerto emozionante, affiancando a pagine corali di Palestrina, l’esecuzione dell’Oratorio di Natale composto da Camille Saint-Saëns. L’evento di ha permesso di raccogliere 1325 euro di fondi a offerta libera, che andranno a sostegno delle persone più povere che ogni mattina si rivolgono a Santa Teresa per fare una doccia, procurarsi vestiti puliti e mangiare qualcosa. Nello specifico la somma sarà utilizzata per compensare i costi di gestione del servizio docce, a cui quest’anno è stata destinata l’intera raccolta fondi natalizia perché purtroppo sono in notevole aumento le richieste di accoglienza.

Il 2024 si chiuderà con più di 10 mila accessi giornalieri, a fronte dei 3mila e 900 del 2023. In queste prime due settimane di dicembre sono state più di 150 le docce fatte e più di 300 le colazioni servite. Gli ospiti che frequentano il servizio, (oltre 170), provengono da dormitori, dalla strada, da contesti abitativi improvvisati (scantinati, garage, ripostigli, sottoscala) ma fra loro c’è anche chi pur avendo una casa, fa fatica a pagare le bollette o chi pur avendo un lavoro o una pensione dignitosa, non può permettersi un affitto per i prezzi poco abbordabili disponibili sul mercato.

«È un servizio – dichiara Matteo Casadio, responsabile del coordinamento operativo delle attività dell’Opera nel suo discorso a introduzione della serata -. Che alla fine del 2024 ci costerà, al netto delle donazioni di alimenti e di vestiti, complessivamente 20 mila euro di costi vivi, tra acquisti di prodotti alimentari, per l’igiene personale, per vestiario, biancheria intima e scarpe, costi per il servizio di lavanderia e per la pulizia dei locali, costi per le utenze, per manutenzioni ordinarie e straordinarie. Grazie, quindi, per le offerte che avete voluto donarci e per il supporto, di ogni tipo, che vorrete dedicare in futuro a questo servi-zio e a quelli che inaugureremo nei prossimi mesi». A conclusione infatti di una serie di interventi che permetteranno di ottenere l’autorizzazione di prevenzione incendi, in primavera Santa Teresa potrà inaugurare la nuova Casa della carità, in grado di ospitare fino a quasi 40 persone  in cerca di una collocazione definitiva e il nuovo dormitorio con circa 20 posti letto. «L’Opera di Santa Teresa non è più quella che probabilmente molti di voi ricordano. Questo perché i tempi cambiano: sono cambiate le modalità con le quali si è riorganizzato il servizio sanitario nazionale e normative regionali e nazionali. Tutti fattori – prosegue Casadio – che hanno imposto a Santa Teresa, in questi ultimi anni, di ripensarsi, e di cambiare rispetto al nuovo contesto nel quale ci si è trovati ad operare. È stato fatto negli anni scorsi, un lavoro faticoso, ma allo stesso tempo straordinario e intelligente per pensare e progettare al fine di restituire Santa Teresa alla sua vocazione originaria, quella affidatagli dal suo fondatore don Angelo Lolli, una “casa rifugio per gli abbandonati” e per rispondere alle nuove po-vertà che, anche se siamo in un territorio che sa produrre ricchezza, riguardano anche la nostra comunità».

Per promuovere un legame sempre più stretto tra la Fondazione cara a don Angelo Lolli e la comunità ravennate, è stato costituito il suo Ramo ETS (ente del terzo settore) che renderà più conveniente, anche per le imprese, fare donazioni direttamente all’Opera di Santa Teresa, grazie alle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

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