La sezione faentina del Popolo della Famiglia, partito fondato da Mario Adinolfi nel 2016 con una connotazione conservatrice e cattolica, ha esposto uno striscione alla cancellata delle scuole Carchidio-Strocchi di Faenza con una messaggio di contestazione contro l’educazione affettiva in aula.
Alessandro Vitali, dirigente comunale del Pdf, spiega l’iniziativa: «È stato approvato un emendamento del deputato Magi di Più Europa, per corsi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Un fatto inaccettabile, aggravato dal fatto che a promuoverlo sia stato un governo di centro-destra, che sulla carta dovrebbe opporsi a determinati tipi di percorsi. L’educazione affettiva così come promossa dal circuito main stream è un serio problema per la libertà educativa dei ragazzi e delle rispettive famiglie. L’intento di questi percorsi è minare la libertà educativa dei ragazzi e di introdurre come normalità il pensiero unico dominante».
Vitali critica anche la carriera alias, l’iniziativa promossa in alcuni istituti di Faenza che consente agli alunni, a fronte di precise condizioni dell’individuo, di poter scegliere un nome di genere diverso da utilizzare nell’ambito scolastico: «È un serio problema e non una soluzione.
L’educazione delle giovani generazioni non deve essere deviata da questo genere di ingerenze».
Al Pdf rispondono i giovani del Pd: «L’iniziativa ci ricorda quanto ancora siamo pedagogicamente indietro nella tabella di marcia rispetto gli altri Paesi occidentali. Ci chiediamo infatti quale educazione affettiva vada mai interrotta, considerato che nelle nostre aule è solo di rado presente, sotto forma di progetti isolati e frammentati. Sebbene educare all’affettività sia caldamente incoraggiato dall’Oms quale mezzo per generare empatia e a disincentivare la violenza di genere, non esistono indicazioni nazionali in materia, nonostante i pomposi propositi del governo di inserirla sotto l’onda di sdegno per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Il tutto è appaltato a una piccola platea di docenti motivati e consapevoli della sua importanza, forzati a formarsi da soli in un tema tanto delicato e bersagliati da partiti che si dicono “per la famiglia” ma che ignorano come l’affettività sia la premessa necessaria per crearne una».
I Gd chiedono una serie di corsi di formazione gratuita sull’affettività per i docenti, in collaborazione con gli istituti di ogni ordine e grado del faentino e diversi a seconda della fascia d’età su cui intervenire, che consentano di adottare buone pratiche di formazione e giungere ad uno standard univoco su questi temi.