«Il rigassificatore al largo di Punta Marina creerà grandissimi problemi sia alla fauna ittica che ai pescatori». L’allarme arriva dalla storica Fondazione Cetacea di Riccione.
Il direttore Sauro Pari, intervistato dal Tgr di Rai 3, denuncia quanto potrebbe succedere con l’arrivo della nave rigassificatrice, che sarà operativa dal prossimo aprile e di cui abbiamo parlato nel dettaglio in un nostro articolo recente a questo link, sottolineando in particolare i rischi derivanti dallo scambio di calore che abbasserà la temperatura dell’acqua di circa 7 gradi (ma che tornerà alla temperatura normale già a poche decine di metri dalla nave, secondo quanto riferito da Snam, l’azienda che si fa carico dell’investimento) e dall’immissione in acqua di cloro (si tratta di ipoclorito di sodio, quella che in casa chiamiamo varechina o candeggina, sempre secondo Snam però in quantità impercettibili che non avranno conseguenze).
Secondo la Fondazione Cetacea, l’impatto sarà simile a quello registrato una decina d’anni fa per il rigassificatore di Porto Viro, dove fu registrata una morìa anomale di tartarughe marine. La nuova diga che dovrà essere realizzata per proteggere l’attività del rigassificatore di Ravenna, inoltre, secondo l’esperto creerà una sorta di sconvolgimento nelle correnti, che porterà a danni soprattutto per i pescatori.