Costruire il paesaggio ai tempi del cambiamento climatico, spunti di riflessione

Il romanzo “Gli uomini pesce” di Wu Ming 1 è il punto di partenza per un dialogo a più voci organizzato dall’Ordine degli architetti di Ravenna con il circolo Arci Dock 61 e Arci Ravenna. Appuntamento il 18 gennaio

Allerta Meteo AlluvioneQuali sono i principi che muovono o potrebbero muovere l’agire umano nella costruzione dei paesaggi in cui abitiamo e che vediamo trasformati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici cui contribuisce l’azione dell’uomo? È la domanda su cui si incentra un incontro pubblico a Ravenna organizzato dall’Ordine degli architetti in collaborazione con i circoli Arci Dock61 e Arci Ravenna. L’appuntamento dal titolo “Ecologia dell’azione. Territori e cambiamenti climatici” si terrà sabato 18 gennaio alle 17.30 nella sala Ragazzini di largo Firenze (ingresso gratuito).

Riflettono insieme e con il pubblico in sala Wu Ming 1, autore de “Gli uomini pesce” (Einaudi, 2024), Rita Rava, presidente degli architetti, Alessandro Iannucci, professore di letteratura greca dell’Università di Bologna e Veronica Rinasti, attivista del circolo Arci Dock 61. Modera l’incontro Saveria Teston, esperta in processi di rigenerazione.

«Un incontro con relatori e relatrici dalle competenze e storie molto eterogenee – si legge in una nota diffusa dall’Ordine degli architetti – ha lo scopo di discutere di crisi del paesaggio non tanto in termini scientifici per arrivare alle relative soluzioni tecniche, che è quanto oggi prevale, ma piuttosto aprire lo sguardo a molteplici punti di vista diversi, per introdurre argomenti inconsueti e offrire riflessioni più ampie, spalancando percorsi mentali inesplorati, suggestivi e ricchi di spunti».

Commentano in tal senso Rava e Rinasti: «Cambiamenti climatici, territori umidi, ecologia sono argomenti non solo attuali, ma da noi particolarmente sentiti. Crediamo che ci sia un gran bisogno di interrompere e arricchire un dibattito ormai focalizzato su un unico filone, quello della ricerca e dell’innovazione tecnica come unici strumenti in grado di immaginare soluzioni. Non sarà la tecnica in mano ai tecnici a darci soluzioni possibili – campo troppo stretto, costi troppo elevati -, ma è la visione multipla di tecnica e umanesimo, ragione, arte ed etica, che potrà condurci all’individuazione di nuovi orizzonti».

Il tema dell’azione dell’uomo sul paesaggio e delle conseguenze è particolarmente sentito dal collettivo Wu Ming. Nel giugno del 2023, poche settimane dopo l’alluvione, Ravenna&Dintorni intervistò Wu Ming 4: a questo link potete leggere l’intervista.

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