giovedì
17 Luglio 2025
Confcommercio

Materie prime più care e aumento dei costi fissi: i bar ritoccano il listino prezzi

Già dai prossimi giorni, in alcune caffetterie della zona, si arriverà a pagare 1 euro e 40 per un espresso

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CHIARA BELLONI PRESIDENTE SINDACATO BARISTI CONFCOMMERCIO RAVENNA
Chiara Belloni – presidente sindacato baristi Confcommercio Ravenna

Già dai prossimi giorni, in alcuni bar della zona il costo di un caffè passerà a 1 euro e 40: il sindacato baristi di Confcommercio Ravenna ha recentemente promosso un sondaggio per mettere in evidenza «gli effetti devastanti della crisi energetica, aggravata oggi dalla recente disdetta dell’accordo per il transito del gas russo e la conseguente tensione sui prezzi che sta colpendo duramente l’intero sistema economico e produttivo, con ripercussioni significative anche sul settore della ristorazione e caffetteria». Il sondaggio dimostra come dal 2022, i prezzi delle materie prime hanno registrato aumenti significativi, con incrementi particolarmente rilevanti per prodotti essenziali alla ristorazione come caffè, burro, cacao e uova solo per citarne alcuni. Questi rincari hanno costretto molti baristi a ritoccare i listini per mitigare l’impatto economico, una scelta che i rappresentanti di categoria definiscono «obbligata» e che finirà per riflettersi anche sul costo della tazzina di espresso.

Anche gli eventi climatici estremi hanno giocato un ruolo importante, devastando molte coltivazioni di caffè in paesi chiave come Brasile, Vietnam, Colombia, Costa Rica e Honduras, riducendo la materia prima Così, i prezzi delle miscele Arabica e Robusta sui mercati internazionali hanno raggiunto i massimi dagli anni Settanta: +83 percento per la Robusta e +48 percento per l’Arabica. Anche il cacao soffre gli effetti della crisi climatica e delle malattie delle piante nei principali paesi produttori, come Ghana e Costa d’Avorio.

Il burro è aumentato di quasi il 50% dal 2021, come conseguenza della riduzione della produzione di latte a fronte di una maggior domanda. I prezzi medi dell’Unione europea per le uova rivelano invece un incremento del 25 percento tra agosto e dicembre, con quotazioni che hanno superato i 240 €/100 kg.

«È importante ricordare che il prezzo del caffè, così come tutti gli altri prodotti venduti in un esercizio commerciale, non dipende solo dall’acquisto delle materie prime, ma è influenzato dai costi fissi che ogni attività deve sostenere. – sottolinea Chiara Belloni, Presidente del Sindacato Baristi di Confcommercio Ravenna -. Parliamo di utenze sempre più onerose, affitti in costante aumento e dei costi del personale. Speriamo che la tensione sui prezzi si attenui e che l’emergenza energetica legata alla geopolitica possa trovare una soluzione nel breve termine».

Oltre ai rincari delle materie prime, anche l’introduzione della Tariffa puntuale per i rifiuti si aggiunge ai nuovi possibili costi aggiuntivi per un’attività: «A peggiorare la situazione, si aggiunge l’introduzione della tariffa puntuale, che comporterà un ulteriore aumento nel 2025, dopo quello già applicato nel 2024 – continua Belloni -. I ritiri annuali saranno ridotti da 53 a 24 e le imprese dovranno coprire i maggiori costi legati al conferimento non conforme: chi non rispetterà i nuovi limiti dovrà quindi far fronte a nuovi costi aggiuntivi».

Confcommercio rassicura sul fatto che continuerà a monitorare la situazione, chiedendo alle istituzioni interventi concreti per sostenere le imprese e alleviare il peso economico che grava su un settore fondamentale per il tessuto sociale ed economico del territorio.

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