domenica
15 Giugno 2025
sanità

La classifica di Newsweek: l’ospedale di Ravenna è il peggiore in Romagna

La Uil: «Pronto Soccorso sempre in affanno e situazioni poco comprensibili»

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Ospedale Santa Maria Croci

L’Emilia-Romagna è arretrata al terzo posto nella classifica stilata dal ministero della Salute sull’assistenza sanitaria, perdendo quasi 7 punti rispetto all’anno scorso nell’ambito dell’assistenza territoriale. Nel frattempo, l’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna scende di altre due posizioni, al 92esimo posto nella classifica dei migliori ospedali italiani, l’ultimo in Romagna e il penultimo in regione, secondo la rivista Newsweek. I parametri utilizzati per stilare quest’ultima classifica sono diversi. Tra questi i livelli di cura, la qualità della ricerca e la capacità di attrarre professionisti sanitari. Il punteggio è stabilito in base a un sondaggio online a cui hanno partecipato esperti medici e dati pubblici provenienti da sondaggi post-ricovero dei pazienti riguardo alla loro soddisfazione generale.

Due statistiche che preoccupano i sindacati. «La classifica del ministero – si legge in una nota della Uil Fpl – evidenzia la necessità, da tempo da noi espressa, di intervenire soprattutto nella medicina territoriale dove le problematiche sono in parte legate al sottofinanziamento da parte dello Stato ma anche a modelli organizzativi e ad una visione di insieme che a nostro avviso manca di prospettiva, per la quale da tempo sollecitiamo la Regione ad un piano complessivo di intervento».

Per quanto riguarda l’ospedale di Ravenna – «più volte abbiamo sottolineato alcuni dei problemi principali – è l’elenco della Uil -: la mancanza per tanti anni della continuità di un Direttore sanitario di ruolo e dedicato alla guida dell’ospedale; la presenza di un Pronto Soccorso sempre in affanno, per carenze di personale, ormai purtroppo ubiquitarie, e perché costretto a occuparsi anche di tanti pazienti che dovrebbero trovare altrove le loro risposte, ad esempio nella medicina territoriale, e che pertanto per poter garantire il servizio necessita sempre più di coinvolgere i medici degli altri reparti, con conseguente depauperamento anche di quest’ultimi. A questo si aggiungono alcune situazioni poco comprensibili come ad esempio la mancanza della Tac nel Dea di II livello del Ps come invece è presente negli altri Ospedali di Cesena, Forlì e Rimini».

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