sabato
12 Luglio 2025
meteo

Maltempo, l’allerta resta massima. A preoccupare è la piena del Lamone

Il presidente De Pascale: «Temiamo un peggioramento»

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Fiume Lamone

La prima ondata di maltempo, che ha interessato la scorsa notte e la prima mattina i rilievi del bolognese e della Romagna, è passata e la situazione dei fiumi è attualmente sotto controllo, ma per le prossime ore l’allerta resta massima di fronte al sopraggiungere di nuovi temporali. In particolare, sono attesi sulla parte orientale della Regione in arrivo dalla Toscana e fino alla costa ravennate. Una situazione che potrebbe durare fino a sera, quando le precipitazioni, di minor intensità, dovrebbero spostarsi verso il Modenese e oltre. Sotto massima osservazione il Lamone che a Marradi, in territorio toscano, ha superato la soglia 3 (facendo segnare un record storico di piena di 3 metri e 3 cm), così come gli altri corsi d’acqua a partire dall’Idice e dagli affluenti del Reno.

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, segue l’evolversi della situazione dal Cor, il Centro operativo regionale di Bologna, insieme alla sottosegretaria Manuela Rontini. Questa mattina entrambi hanno partecipato a un briefing con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e successivamente a un coordinamento con tutte le Prefetture interessate dall’evento.

«Le previsioni per la nottata sono state confermate, ci sono stati superamenti dei fiumi di soglia 2 nel bacino romagnolo, in particolare il Lamone e gli affluenti del Reno – spiega de Pascale -. La situazione più preoccupante al momento è rappresentata dal Lamone sul cui bacino stanno insistendo precipitazioni molto intense. La nostra attenzione sarà massima per il resto della giornata, perché l’evento atmosferico è in corso e temiamo un peggioramento delle condizioni meteorologiche. Dunque – prosegue il presidente -, tutta la macchina della Protezione civile è attivata, così come la rete dei volontari e del primo soccorso. La richiesta ai cittadini è di prestare la massima attenzione, continuare a monitorare i canali dei Comuni e della Regione e di attenersi alle prescrizioni di sicurezza».

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