«Ci prepariamo ad accogliere nella nostra città Re Carlo III e la Regina in una giornata che segnerà per sempre le cronache e i ricordi dei ravennati e le ravennati – così il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia commenta la visita dei reali d’Inghilterra a Ravenna in programma per il prossimo 10 aprile, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione della provincia -. Apprezziamo molto il fatto che il programma della visita del Re e della Regina tocchi e colga tre aspetti identitari del profilo culturale di Ravenna attraverso cui la nostra città parla e si confronta con il mondo: il mosaico, la presenza dantesca e il segno di Lord Byron. Ci riempie di gioia e orgoglio sapere che saranno accompagnati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ci onorerà nuovamente della sua presenza a Ravenna. Sarà per tutta la città un grandissimo onore celebrare la liberazione insieme ai Reali e al Presidente, ricordando quei valori di libertà, pace e uguaglianza che sono alla base della nostra democrazia».
Oltre alla visita alla tomba di Dante, al Museo Byron, alla Basilica di San Vitale e al Mausoleo di Galla Placidia, il programma della giornata prevede un evento celebrativo in municipio in cui saranno coinvolti anche la giunta e il consiglio comunale.
«Questa giornata rappresenta un’occasione importante non solo per rilanciare il legame tra la nostra terra e il Regno Unito – conclude Sbaraglia -. ma anche un momento di celebrazione di una gloriosa pagina di storia che ha visto Ravenna insignita della Medaglia d’oro al valor militare in considerazione del fondamentale contributo apportato dalla nostra popolazione, insieme alle forze partigiane e alle truppe alleate, alla liberazione della città».
«Questa giornata rappresenta un’occasione importante non solo per rilanciare il legame tra la nostra terra e il Regno Unito – conclude Sbaraglia -. ma anche un momento di celebrazione di una gloriosa pagina di storia che ha visto Ravenna insignita della Medaglia d’oro al valor militare in considerazione del fondamentale contributo apportato dalla nostra popolazione, insieme alle forze partigiane e alle truppe alleate, alla liberazione della città».