Entro la fine di aprile sarà noto il costo del volume di rifiuti indifferenziati conferiti da ogni utenza oltre la soglia definita con la tariffa corrispettiva puntuale (Tcp). A stabilire la cifra sarà Atersir, cioè l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti. È una forma di cooperazione degli enti locali che si occupa della maggior parte delle questioni gestionali ed economiche e finanziarie relative ai servizi idrici e rifiuti.
«La tariffa variabile aggiuntiva unitaria euro/litro è in corso di definizione – spiegano da Atersirs –. Viene calcolata applicando una maggiorazione del 10 percento alla tariffa variabile di base unitaria euro/litro». Il numero dei litri annui prestabiliti per ogni tipologia di utenza, sulla base del quale è calcolata la soglia di conferimenti annui compresi nella quota variabile di base, è stato concordato tra Comuni e gestore (Hera). Chi andrà oltre i limiti di conferimento stabiliti con la Tcp pagherà più di quanto pagava con la Tari, ma Atersir afferma che non è possibile stabilire se un’utenza che rispetterà i limiti pagherà meno di quanto pagato con regime Tari: «Considerata la diversa modalità di calcolo delle due diverse tipologie di prelievo, il confronto con la Tari deve essere valutato utenza per utenza tenendo in considerazione la volumetria del contenitore dell’indifferenziato che ha in dotazione e le dimensioni dell’immobile e non è possibile dare una risposta univoca. La tariffa puntuale riduce gli elementi presuntivi su cui si basa la Tari e modifica l’impatto che hanno in bolletta le dimensioni degli immobili soggetti a tariffa. In termini generali, in regime di tariffa puntuale il cosiddetto “montante” su cui si articolano le tariffe risulta inferiore rispetto alla Tari in quanto ridotto della quota variabile aggiuntiva che sarà applicata solo a chi conferisce più rifiuti indifferenziati rispetto a quelli prestabiliti».
In una intervista a Ravenna&Dintorni di qualche settimana fa, l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna aveva affermato che «il piano economico finanziario del gestore del servizio rifiuti, validato da Atersir, determina l’ammontare del gettito da riscuotere e per l’anno 2025 è in aumento». A cosa è dovuto l’aumento del gettito che Hera deve riscuotere? «Il corrispettivo del servizio rifiuti è stato aggiornato sulla base di quanto prevede il contratto di servizio.
Oltre all’introduzione di alcuni servizi integrativi riguardanti lo spazzamento delle strade e il monitoraggio del decoro urbano, tale incremento è motivato da vari fattori tra cui, principalmente, l’adeguamento all’inflazione e l’applicazione di conguagli legati ai costi di trattamento delle frazioni differenziate non a valore: organico, verde, ingombranti».
Atersir si occupa anche del controllo della qualità del servizio fornito da Hera con il supporto dei tecnici dei Comuni effettuando sopralluoghi, monitorando da remoto i dati caricati dal gestore ed eseguendo controlli documentali.