sabato
02 Agosto 2025
Safari

È nata la scimpanzé Jane: la sua sottospecie è tra le più a rischio in natura

Il parco festeggia la nascita del secondo esemplare in meno di due anni, grazie a un progetto di conservazione europea. La madre è stata prelevata da una detenzione non idonea, e questa gravidanza ne sancisce il pieno recupero

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Fiocco rosa al Safari Ravenna: distanza di quasi due anni dall’arrivo di Tom, l’ultimo scimpanzé nato nel dicembre 2023, il parco festeggia oggi la nascita di Jane, secondo esemplare di scimpanzé nato in un giardino zoologico italiano. La felicità è doppia, perché Jane appartiene a una  delle sottospecie più minacciate in natura, la “verus”, comunemente definita Western Chimpanzee.

Il nome scelto dal team del Safari vuole rendere omaggio a Jane Goodall, etologa e antropologa conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi pionieristici sugli scimpanzé in natura.

La nascita di Jane (così come quella di Tom) è stata resa possibile dal progetto  “Pan Italia” lanciato nel 2018 dal Parco ravennate, che ha riunito in una tavola rotonda gli zoo italiani detentori di scimpanzé per avviare un confronto su criteri di gestione di questa specie: a seguito di indagini specifiche, che hanno identificato come “verus” il gruppo del parco ravennate, gli esemplari sono stati inseriti nel programma di conservazione europea EEP (EAZA Ex situ Programme). Ciò ha consentito, dopo lo scambio di esemplari maschi, la nascita dei due cuccioli.

La gravidanza di Babsy, mamma di Jane, è stata scoperta il 9 ottobre 2024 dopo ave effettuato un test di gravidanza e rappresenta un evento eccezionale: Babsy, femmina dominante del gruppo, non si era ancora riprodotta, probabilmente a causa del malessere provato nel suo passato. L’esemplare proviene infatti da un sequestro per detenzione non idonea, ed è stato necessario un intenso lavoro di anni (ad opera di un team di 8-12 componenti) per favorirne il completo recupero. La gravidanza portata a termine con successo testimonia oggi la completa ripresa dell’animale.

Mamma e cucciola, a differenza di quanto accaduto con il piccolo Tom e mamma Uschi, non sono state separate dal gruppo dal momento che Babsy, in qualità di matriarca del gruppo, ricopre il ruolo gerarchico più alto, pertanto la possibilità che la piccola venisse sottratta da altri individui del gruppo si sarebbe presentata solo nel caso in cui lei non avesse avuto interesse nell’accudire la neonata.

Sin dalle prime ore, si è subito potuto notare lo stato di salute della cucciola, già molto vigile, con una suzione vigorosa e un denso pelo lucido. Mamma Babsy ha inoltre consentito che tutti i membri potessero da subito interagire tranquillamente con la piccola, senza però mai staccarla da sé e mantenendo sempre un atteggiamento protettivo nei suoi confronti.

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