giovedì
31 Luglio 2025
faenza

Quando l’orto diventa una terapia: «Migliora il benessere psicofisico degli anziani»

Un progetto alla Residenza Sant'Umiltà per rallentare il declino cognitivo

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Grazie alla coltivazione di 12 vasche con piante aromatiche e verdure selezionate, con il supporto dei tecnici del Consorzio Agrario di Faenza, gli anziani ospiti della Residenza Sant’Umiltà di Faenza hanno intrapreso un percorso che unisce attività pratica e stimolazione sensoriale.

Si tratta del progetto “Radici Vive”, presentato alla stampa nei giorni scorsi, un’iniziativa innovativa di orti terapeutici che mira a migliorare il benessere di 30 ospiti diurni e stabili della struttura. Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Rotary Club Faenza, la Residenza S. Umiltà, il Consorzio Blu, l’Associazione Alzheimer Italia di Faenza e il Consorzio Agrario di Faenza,.

La cura dell’orto li aiuta a mantenere e rafforzare le capacità motorie attraverso movimenti precisi e coordinati, mentre la varietà di colori, profumi e consistenze delle piante stimola la percezione sensoriale, favorendo il benessere cognitivo ed emotivo.

«Studi scientifici – commentano dalla residenza – dimostrano che l’ortoterapia favorisce la neuroplasticità, contribuendo a rallentare il declino cognitivo e migliorare il benessere psicofisico degli anziani. Il contatto con la natura, la manualità e la stimolazione olfattiva e visiva delle piante aiutano a preservare le capacità cognitive e motorie, offrendo un’esperienza terapeutica completa».

Il progetto “Radici Vive” rappresenta una naturale evoluzione del service “Coltiviamo il Futuro”, conclusosi pochi giorni fa e incentrato sulla promozione degli orti terapeutici negli istituti primari. Se con “Coltiviamo il Futuro” il Rotary ha coinvolto i più piccoli, educandoli alla cura della terra e stimolando il loro apprendimento attraverso il contatto con la natura, con “Radici Vive” si estende ora questo stesso principio agli anziani, un’altra categoria particolarmente vulnerabile.

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