La quattordicesima edizione del Festival di Bagnacavallo prende il via tra musica dal mondo, racconti dialettali e una mostra fotografica diffusa per la città.
Si comincia dall’anteprima di mercoledì 30 luglio, in Piazza Nuova, con i brani di De André reinterpretati dalla voce di Andrea Amati, con Massimo Marches alla chitarra e Stefano Zambardino alle tastiere.
Gli spettacoli successivi si terranno invece nel chiostro dell’ex convento di San Francesco, in via Cadorna 14, con inizio sempre alle 21 e ingresso a offerta libera.
Venerdì 1 agosto è in programma una serata dedicata all’Irlanda con Trí e il corpo di ballo Clover. Martedì 5 salirà sul palco il trio di Stefano Nanni, con un viaggio musicale attraverso le culture del mondo. Il Lua Nova Trio porterà invece a Bagnacavallo l’energia della musica popolare brasiliana, il 12 agosto. L’appuntamento successivo, martedì 19, lascerà spazio al teatro, con l’interpretazione di Giuseppe Bellosi dei monologhi di Raffaello Baldini nello spettacolo Lei capisce il dialetto?. Giovedì 21 agosto sarà la volta della Piccola Orchestra Ochtopus, formazione ravennate dalle sonorità balcaniche e popolari. Il festival si chiuderà martedì 26 agosto con “Storie di Tango”, del duo formato da Andrea Coruzzi al bandoneon e Alessandra Ziveri all’arpa.
Oltre agli spettacoli serali, tornano le passeggiate con racconti, condotte da Mario Maginot Mazzotti, con ritrovo in piazza della Libertà. Giovedì 7 agosto si andrà alla scoperta della presenza gesuitica a Bagnacavallo nella chiesa di San Ignazio, Lunedì 11 invece si percorreranno le tracce delle antiche porte della città. Ultimo appuntamento itinerante venerdì 22, in occasione dell’anniversario dell’inaugurazione del teatro comunale, con visita al Goldoni e il ricordo del primo teatro in legno.
A fare da sfondo al festival, dall’1 al 26 agosto, la mostra fotografica diffusa “All’ombra della Torre”, che animerà le vetrine del centro con immagini storiche della città stampate da Diego Bracci e accompagnate dalle didascalie di Mario Maginot Mazzotti.