È partito nella mattinata di oggi (17 luglio), l’abbattimento dei pini di Lido di Savio, dopo un anno di battaglia tra l’amministrazione e il comitato cittadino “Salviamo i pini”. A seguito dell’ultima sentenza del tar che ha respinto il ricorso del gruppo.
A partire dalla prima mattina di oggi le squadre del Comune hanno proceduto al taglio dei primi dieci esemplari (su un totale di 49 pini segnalati dei quali, secondo programma, non dovrebbero salvarsene più di un paio). Gli alberi abbattuti sono stati classificati dall’agronomo Morelli, incaricato dal Comune, come a “classe D” (rischio estremo).
I lavori in viale Romagna si sono conclusi poco dopo mezzogiorno. A partire dalle sei di mattina, un gruppo di circa 40 attivisti si è radunato sul posto per protestare contro quello che viene definito un «ecocidio». L’intervento è stato presidiato da polizia locale e carabinieri «Non ci fermeremo davanti a questo scempio – commentano i membri del comitato, composto da residenti, commercianti e turisti affezionati alla località – abbiamo depositato una denuncia contro il Comune di Ravenna per l’abbattimento di alberi giudicati pericolanti con prove non rispondenti allo stato dei luoghi».
Secondo quanto riportato dal comitato infatti l’ingegnere tedesco Lothar Wessolly, inventore delle prove di trazione di “Progetto Verde” utilizzate per la perizia (e stilate inizialmente con l’obiettivo di salvare pini apparentemente ammalorati ma ancora sani) avrebbe analizzato i referti giudicandoli inattendibili, perché l’azione del vento sull’alberata è stata calcolata come si trattasse di esemplari pienamente esposti e senza protezione. Scenario che non corrisponde alla realtà, in quanto gli alberi sono protetti da una doppia cortina di edifici. «Tutto questo è stato segnalato pubblicamente e formalmente molte volte – continuano dal comitato – vengono abbattuti alberi non problematici dichiarando il falso e senza effettuare alcuna controverifica dopo l’autorevole pronunciamento di Wessolly. Anche oggi abbiamo provato ad aprire un dialogo con le squadre, ma non è servito a nulla».
Il Comune non ha ancora comunicato quando verranno messe in atto le prossime fasi di intervento. La scadenza dell’ordinanza di abbattimento è prevista entro il 30 settembre.