Dopo i dieci abbattuti a metà luglio, in viale Romagna a Lido di Savio rimangono 39 pini che hanno il destinato segnato – dovranno essere abbattuti nell’ambito della riqualificazione urbana della strada perché il Comune di Ravenna li ritiene instabili – e il comitato cittadino che vuole salvarli ha presentato un ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo per violazione del diritto primario e incomprimibile alla salute. Il Wwf Ravenna ha sottoscritto insieme ai cittadini.
Il ricorso, inviato il 25 luglio tramite l’avvocata Virginia Cuffaro con quasi mille pagine di allegati, illustra, con numerose relazioni tecniche firmate da professionisti, i danni alla salute, all’ambiente, alla biodiversità e al benessere psicofisico che l’abbattimento della storica alberata potrà causare.
Secondo gli esperti interpellati dai cittadini, i “servizi ecosistemici” forniti dai pini di viale Romagna valgono quasi 200mila euro ogni anno. In altre parole, la loro presenza eviterebbe il ricorso a cure mediche e ad azioni di cura e protezione del territorio. «Servizi svolti gratis, di cui il Comune di Ravenna, plurialluvionato, si disfa senza batter ciglio».
Il progetto di riqualificazione della strada prevede nuove piante. «Gli alberi dei nuovi progetti impiegheranno almeno trent’anni per raggiungere la parvenza dei magnifici pini del viale – affermano i cittadini –. Nel frattempo, gli amministratori pagheranno di tasca propria i danni alla salute e all’economia cittadina conseguenti alle loro scelte? Chi viene in vacanza nei lidi vuole vedere pini e non brutture e cemento. Le violenze contro la natura e contro il decoro urbano si ripercuotono sugli abitanti e sulla sicurezza delle città, rese inospitali e squallide da scelte improntate al più sfrenato e cieco consumo dei luoghi “usa-e-getta”, dove gli alberi diventano il bersaglio preferito. Quale messaggio per il futuro possono lanciare amministratori e paludati tecnici ai bambini che guardavano, il 17 luglio, l’abbattimento gratuito di 10 maestosi e sanissimi pini cinquantennali del viale?».