Dopo anni di lavori, il Pronto Soccorso di Ravenna si presenta nella sua nuova veste: a partire dalle 8 domani, mercoledì 6 agosto, saranno aperte le nuove aree, con ambienti più ampi, maggiore privacy, una camera calda (punto di accesso delle ambulanze) rinnovata e percorsi di accesso separati per i pazienti in arrivo autonomo.
I mezzi del 118 potranno tornare a utilizzare l’ingresso storico del Dea di Viale Randi, ora dotato di un triage dedicato per chi si presenta senza ambulanza. L’accesso carrabile e quello pedonale adiacente saranno raggiungibili seguendo la nuova segnaletica, studiata per semplificare il flusso in entrata e ridurre al minimo i tempi di attesa.
I lavori, avviati nel 2022 e seguiti dalla direttrice delle attività tecniche dell’Ausl Francesca Luzi, sono stati suddivisi in tre stralci per permettere al pronto soccorso di rimanere sempre operativo. L’investimento, nato nell’ambito del Piano di riorganizzazione rete ospedaliera emergenza Covid 19, è stato finanziato con i fondi nazionali per un totale di 9 milioni e 400 mila euro, contro i 7 milioni inizialmente preventivati.
Dopo le opere preliminari sui sottoservizi esterni, nel biennio 2023-2024 è stato completato un ampliamento di 700 metri quadrati che ha permesso di attivare 32 nuove postazioni dedicate ai casi di media e alta intensità, operative dall’ottobre scorso. Grazie all’avviamento delle postazioni, ha preso il via il terzo stralcio dei lavori, riguardante appunto la ristrutturazione dell’area del Pronto Soccorso.
La prima fase è stata completata in maggio e attivata in giugno, con la creazione di un’area di 400 metri quadri per l’Osservazione Breve Intensiva, passata da 8 a 12 posti letto (di cui uno dedicato per paziente infetto o immunodepresso), con un percorso di accesso del personale dotato di filtri in caso di eventi pandemici. È stata inoltre creata una nuova area per il Fast Track Ortopedico. Questa fase ha consentito di compensare la temporanea chiusura dei 24 posti letto dell’Admission and Discharge Room, necessaria per avviare i lavori dell’ultima parte del Piano Aziendale di riorganizzazione della rete ospedaliera legata all’emergenza Covid, che prevede l’implementazione di 8 posti letto di terapia intensiva attivabili nel presidio ospedaliero di Ravenna.
La seconda fase dei lavori, completata in luglio 2025 e attiva da domani, ha invece visto la realizzazione della nuova Camera Calda di 300 metri quadrati, all’interno della quale sono previsti 4 percorsi di accesso al Ps, uno per i pazienti deambulanti, uno per i pazienti trasportati in barella dall’ambulanza, uno per i pazienti gravi in codice rosso e uno per il percorso infetti (oggi non attivato). Dalla ristrutturazione della vecchia camera calda di 500 metri quadri è stata ricavata la nuova area accettazione – triage, costituita due punti di accoglienza, tre box di visita per accogliere fino a 4 pazienti, un locale bonifica, una zona d’attesa per pazienti deambulanti e relativi servizi oltre che un locale di pre-triage, sempre in caso di eventi pandemici.
Inoltre, i lavori hanno permesso di trovare spazio anche per una nuova area dedicata agli ambulatori per la bassa intensità, costituita da tre ambulatori e un locale terapie post visita. Infine, sono stati ristrutturati alcuni locali nel seminterrato, prevedendo, oltre ai vani tecnici, un locale per il deposito e lavaggio delle barelle.
Ad oggi resta da completare solo l’ultima fase dei lavori, che interesserà l’area dedicata ai Codici Rossi e alla radiologia, con termine previsto per dicembre 2025. L’area dell’alta intensità passerà dal poter ospitare 3 pazienti a 4, mentre la radiologia tradizionale e la Tac, al momento lasciate al grezzo in attesa di fondi, saranno affiancate dal completamento di un ambulatorio ecografico e di un locale destinato al personale di radiologia. Inoltre, la zona d’attesa per i pazienti in barella passerà da 100 a 200 metri quadrati. Infine, verranno riorganizzati gli spazi riservati al personale e ai locali di supporto, così come le aree più protette destinate a pazienti vittime di violenza o in condizioni critiche.
Il nuovo assetto vede dunque un aumento dell’area di complessivi 1500 metri quadri , passando a una superficie totale di 4 mila metri quadri. Questo permette un aumento significativo dei posti dedicati alla media complessità (da 14 si passa a 32), aumento delle postazioni per l’osservazione, barellati e codici rossi e un’area separata di attesa per ortopedia e codici minori. A rivoluzionarsi però è la concezione di flussi e funzionalità con un’area a bassa intensità all’ingresso, dotata di tre ambulatori (pediatria, area attesa barellati e ambulatorio per piccola chirurgia), area infetti, area diagnostica, e zona dedicata al personale.
Tra i progetti futuri, è contemplata anche la possibilità di realizzare una sopraelevazione di tre piani sulla vecchia camera calda, già strutturalmente rinforzata in questa fase. Questo intervento permetterebbe l’ampliamento del blocco operatorio con due nuove sale: una dedicata ai pazienti infetti e una di tipo ibrido. È inoltre previsto un potenziamento della terapia intensiva con l’aggiunta di ulteriori 8 posti letto.