Sono partiti in questi giorni i lavori per il ripristino definitivo dei manufatti di scarico a servizio del sistema fognario lungo il tratto urbano del fiume Lamone. Si tratta di strutture dotate di ‘valvole clapet’, fondamentali per impedire il reflusso dell’acqua dal fiume verso la rete fognaria e particolarmente importanti in caso di eventi di piena.
Il primo intervento riguarda il manufatto n. 33, situato all’altezza di via Ponte Romano. Divelto durante la piena del 2023, era stata ripristinato in modo provvisorio, ma risultava ancora vulnerabile alle correnti del fiume, senza garantire condizioni di piena sicurezza. Ad occuparsi della realizzazione della nuova struttura in calcestruzzo sarà Hera, sulla base di un progetto recentemente autorizzato dagli enti competenti. L’obiettivo è proteggere la ‘valvola clapet’ dagli impatti con materiali galleggianti trasportati dalla corrente del fiume e assicurare la tenuta della struttura stessa anche durante eventi di estrema entità, migliorandone le durabilità e resistenza. L’opera si inserisce nel corpo arginale e contribuirà a garantire il corretto funzionamento dello scarico anche in condizioni di criticità idraulica.
A seguire, sono già stati programmati altri due interventi sui manufatti n. 27, all’altezza di via Silvio Pellico, e il n. 37, in corrispondenza di via Fratelli Bandiera, nella zona del Borgotto. Ogni singolo intervento avrà una durata stimata di circa un mese. Il completamento dei lavori è previsto entro l’autunno, così da poter affrontare la prossima stagione con strumenti maggiormente adeguati ed efficienti.
«Questo intervento è frutto di un lavoro condiviso tra Comune, Hera e gli altri soggetti competenti – dichiara il vicesindaco Andrea Fabbri – e risponde alla volontà comune di aumentare la resilienza del territorio. Le opere in corso permetteranno di migliorare in modo significativo la capacità del sistema fognario di resistere alle situazioni di stress idraulico, tutelando le aree urbane più esposte».