Gli eventi catastrofici legati alla alluvione che nel settembre 2024 aveva colpito perlopiù Traversara e Faenza non erano imprevedibili. E, in relazione al Lamone – il fiume le cui esondazioni portarono i danni maggiori – i tempi di ritorno di fenomeni di quella portata non erano né sui 200 anni, né sui 30 anni.
È questo in sintesi il risultato fissato nella prima consulenza (parziale) disposta dalla Procura sulla ultima delle tre alluvioni, quella del settembre 2024, che in circa un anno e mezzo avevano colpito il territorio ravennate.
Per parlare delle conclusioni, come riportato dai due quotidiani locali il Resto del Carlino e Corriere Romagna, di recente in Procura a Ravenna c’è stato un incontro con il legale del comitato ravennate “Noi ci siamo”. Il fascicolo, come per le altre due alluvioni del maggio maggio 2023, è stato aperto contro ignoti per disastro colposo. (fonte Ansa.it)



