martedì
19 Agosto 2025
Milano Marittima

Piscina gonfiabile in strada tra il passeggio, gli organizzatori si scusano

L'idea del party in viale Matteotti a Ferragosto è stata di tre fratelli commercianti: «Una goliardata che ci è sfuggita di mano»

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L’idea di un party a Ferragosto in una piscinetta gonfiabile accanto al marciapiede di viale Matteotti, una delle strade dello struscio turistico di Milano Marittima, è stata di tre fratelli titolari di un negozio di scarpe. L’episodio è finito sui social con un video in cui si vede una delle bagnanti mostrare un seno dal costume e ha suscitato indignazione a vari livelli per lo spettacolo un po’ fuori contesto, con critiche pesanti a partire dal sindaco di Cervia. Ora i fratelli Mazzolani si scusano pubblicamente per la vicenda. I due quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, riportano le loro parole.

«L’episodio dei giorni scorsi, nostro malgrado, ha assunto e ha avuto interpretazioni e letture che, certamente, non volevamo causare e che erano lontane dal nostro intento. Si è trattato, banalmente, di un episodio sfuggito di mano, una goliardata fra amici, collaboratori e vicini che voleva suggellare il Capodanno d’estate in modo, diverso, per noi originale, di festeggiare, appunto il Ferragosto, e la soluzione di una grave vicenda medica di un amico fraterno».

I tre imprenditori assicurano totale vicinanza alla località: «Siamo nati e cresciuti a Milano Marittima. Il nostro percorso imprenditoriale è stato ed è innestato nella filosofia e nel dna di Milano Marittima. Mai e poi mai potremmo fare azioni che ne possano minare l’appeal e la qualità del territorio. Ne siamo profondamente dispiaciuti e precisiamo che il luogo dell’iniziativa era in uno spazio di nostra proprietà esclusiva personale e che nulla ha a che vedere con le attività prospicienti. Certamente i social hanno enfatizzato, anche in negativo, una festa fra amici che è stata, nel mentre, condita con piccoli episodi che anche noi consideriamo spiacevoli e disdicevoli. Ci abbiamo messo la faccia, nell’organizzare quella che era, nelle nostre intenzioni, una festa in buona fede e, pubblicamente, con altrettanta responsabilità, dichiariamo il nostro dispiacere per la china che ha preso e rinnoviamo, di nuovo, le scuse alla città e all’impegno che tanti, sia nel pubblico che nel privato, stanno mettendo per valorizzare al meglio la nostra località e ai turisti che possono essersi sentiti offesi».

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