Dopo aver fatto tappa in una decina di città italiane, arriva a Ravenna la mostra “Psichiatria e diritti umani: dai manicomi agli psicofarmaci, storie di contenzione e sedazione” organizzata dal Comitato dei dittadini per i diritti umani (Ccdu), un’organizzazione di volontariato a vigilanza e difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale.
La mostra verrà inaugurata giovedì 21 agosto alle 12 al Mercato Coperto di Ravenna e sarà visitabile fino alle 22. Dal 22 al 24 agosto sarà aperta dalle 10 alle 22 (ingresso libero).
L’esposizione, frutto di una ricerca e documentazione, si propone di guidare il visitatore attraverso un percorso storico che, partendo dal Settecento, giunge sino ai giorni nostri, esplorando l’evoluzione del trattamento delle malattie mentali e la correlazione con i diritti umani.
Attraverso documentari fotografici e audiovisivi di grande impatto, ogni sezione offrirà una profonda riflessione sui temi della contenzione e della sedazione, invitando a una comprensione critica di un capitolo fondamentale della nostra storia sociale.
Un’area della mostra sarà dedicata a una rassegna fotografica di 15 totem, che, attraverso una selezione di scatti d’archivio, illustrerà la realtà dei manicomi italiani negli anni ’90, oltre un decennio dopo la promulgazione della Legge Basaglia.
Il Ccdu è stato fondato in Italia nel 1979, è diventato Onlus nel 2004 e Odv nel novembre 2023. È un’organizzazione indipendente ed è collegato ideologicamente al Cchr (Citizen Commission on Human Rights), che ha sede a Los Angeles, fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology. Le sue funzioni sono unicamente quelle di fungere da organo di controllo, scoprendo e denunciando pubblicamente le violazioni psichiatriche dei diritti umani.