giovedì
28 Agosto 2025
Iniziativa

Il Comune spegne le luci di un palazzo per una notte per aiutare il popolo palestinese

Il gesto simbolico riguarda l'edificio in piazza Kennedy nella notte tra il 28 e il 29 agosto. Flash mob in piazza con la partecipazione dell'assessora

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Luci spente a Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna nella notte tra il 28 e il 29 agosto. Così il Comune di Ravena aderisce alla Giornata nazionale di digiuno contro il genocidio di Gaza promossa dagli operatori e dalle operatrici del servizio sanitario della rete #digiunogaza. «Un gesto simbolico per far riflettere sulla gravità della situazione», si legge nel comunicato inviato alla stampa dal Comune. L’intento dell’iniziativa è di esprimere solidarietà alla popolazione palestinese e richiamare l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso.

La giornata di domani, 29 agosto, vedrà anche l’intervento della cittadinanza a un momento di riflessione e partecipazione collettiva. È infatti previsto un flash mob in piazza del Popolo, con la partecipazione di sanitari che, con la loro presenza, testimoniano il valore universale del diritto alla cura. L’evento, che avrà inizio alle 18, sarà un momento di silenzioso e rispettoso raccoglimento per ricordare le vittime, denunciare la violenza e chiedere con determinazione una pace giusta e duratura. Al flash mob parteciperà l’assessora alla Pace Hiba Alif.

«Se possibile, la situazione a Gaza sta peggiorando ogni giorno – dichiara il sindaco Alessandro Barattoni -. Il doppio attacco di Israele contro un ospedale nel sud della Striscia, anche nel momento dell’arrivo dei soccorsi, e le uccisioni dei cinque giornalisti, rappresentano un ulteriore atto gravissimo che allontana, ogni giorno, possibili spiragli di pace. Per questo serve continuare a tenere alta l’attenzione su quanto accade e non rassegnarsi silenziosamente. Riteniamo quindi che, accanto alle tante manifestazioni dal basso di solidarietà verso il popolo palestinese, serva anche un gesto simbolico delle istituzioni locali che già hanno aderito alla campagna ‘Disertiamo il silenzio’. Per un cessate il fuoco il prima possibile, per la difesa dei diritti umani e per la pace».

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