venerdì
05 Settembre 2025
la tempesta

Milano Marittima post nubifragio: oltre 1.300 alberi caduti. «La fase più critica è alle spalle, ora nuove riflessioni»

Il bilancio definitivo a quasi due settimane dall'evento. Continuano le attività di messa in sicurezza

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A distanza di circa due settimane dalla tempesta di domenica 24 agosto scorso, a Milano Marittima continuano le attività di messa in sicurezza. Il Comune di Cervia rende noti alcuni dati.

Verde pubblico. In pineta sono in corso le operazioni di apertura dei sentieri principali, bloccati dalle piante cadute, operazione indispensabile per garantire la prevenzione degli incendi. Al momento non è prevista la riapertura della pineta, in quanto le operazioni di messa in sicurezza necessitano ancora di tempo.

In città restano da liberare alcune aree verdi dal materiale accatastato, mentre proseguono le operazioni di smaltimento del materiale stoccato nel piazzale di via Ascione. Sono in fase di completamento anche gli interventi di ripristino dei marciapiedi danneggiati.

Il bilancio ormai definitivo conferma circa 320 piante pubbliche e private cadute in ambito urbano e una stima di circa 1.000 alberi caduti nella pineta di Milano Marittima.

Le operazioni di taglio, sgombero e cippatura hanno coinvolto in questi giorni 160 tra operai e tecnici, oltre a 60 mezzi d’opera, comprese gru e mezzi speciali per il taglio e lo spostamento dei tronchi.

Vigili del fuoco. A Cervia hanno operato giornalmente 40 vigili con 16 mezzi; complessivamente in queste due settimane hanno eseguito 150 interventi, anche di grande complessità, in prevalenza riguardanti la rimozione di alberi caduti su auto e abitazioni.

Hera. Molteplici gli ambiti di intervento del personale e dei mezzi di Hera: gas, servizi ambientali e pulizia strade, pubblica illuminazione e rete idrica.

Gli impianti della rete gas gestiti da Hera sono ora tutti attivi. Gli impianti su cui i 16 addetti sono intervenuti sono stati 8, per un totale di 78 utenze, di cui alcuni con contatori di grosso calibro (grandi hotel e condomini).

La task force dei Servizi Ambientali ha visto coinvolti fino a 46 uomini al giorno (fra autisti, tecnici coordinatori e operatori a terra) e fino a 26 mezzi per la raccolta delle alberature cadute e la pulizia delle strade. In particolare, solo sul fronte dello spazzamento, sono state operative fino a 12 spazzatrici al giorno, affiancate a mezzi compattatori e caricatori per la raccolta degli aghi di pino.

Le attività di raccolta e pulizia sono partite dai centri di Milano Marittima e Cervia per poi estendersi nel resto del territorio. Ieri (4 settembre) sono stati conclusi gli ultimi lavori di pulizia e spazzamento in tutto il territorio cervese.

Pubblica illuminazione. Il nubifragio ha danneggiato 30 lampioni e centinaia di metri di canalizzazioni. In molti casi la linea è stata prontamente ripristinata, anche con interventi provvisori, nei casi più complessi sono ancora in corso operazioni di ripristino su tratti puntuali.

Rete idrica. 14 squadre complessive sono intervenute già dalle prime luci dell’alba del 24 agosto sulle rotture alle reti di distribuzione di acqua provocate dalle cadute degli alberi. Per le 200 utenze senz’acqua è stata predisposta immediatamente una fornitura alternativa con due autobotti. Sono stati attivi anche alcuni autospurghi per risolvere i problemi degli allagamenti e per la pulizia di sottopassi e strade e degli allacci ostruiti.

Protezione civile. Ha svolto un importante supporto tecnico nelle attività di gestione dell’emergenza, con un importante ruolo nel coordinamento delle attività di volontariato di protezione civile. Nei giorni dell’emergenza hanno prestato quotidianamente la loro attività di supporto alle operazioni di assistenza alla popolazione, supporto negli interventi di ripristino dei servizi essenziali e della viabilità e in quelli di messa in sicurezza 50 volontari con i loro automezzi speciali tramite il Coordinamento Volontariato Protezione Civile Ravenna e tutte le organizzazioni aderenti.

Polizia locale. La Polizia Locale ha svolto un continuo monitoraggio del territorio, anche con l’istituzione di turni notturni extra nei giorni di allerta meteo, con 53 pattuglie e 120 agenti che si sono avvicendati, oltre all’ausilio di 2 pattuglie della Polizia Locale di Ravenna e 1 pattuglia della Polizia provinciale. Gli agenti hanno eseguito oltre 240 interventi tra segnalazioni pervenute dai cittadini alla Centrale operativa e controlli alle infrastrutture, oltre a fornire indicazioni su come rivolgersi agli uffici comunali per la gestione dei danni, dando così un senso di sicurezza alla popolazione.

«Oggi possiamo dire che la fase più critica dell’emergenza è alle nostre spalle – commentano in una nota congiunta il sindaco Mattia Missiroli e il vicesindaco con delega alla Protezione civile Gianni Grandu -. Milano Marittima e Cervia sono tornate alla loro vita ordinaria, mentre proseguono le ultime attività di messa in sicurezza. È stato un altro evento straordinario e difficile, che ha messo a dura prova il nostro territorio, ma dal quale ancora una volta siamo riusciti a rialzarci rapidamente grazie all’impegno di tutti. Desideriamo ringraziare in primo luogo i cittadini e le imprese, che con pazienza e senso civico hanno saputo affrontare questi giorni complessi, sostenendo e rispettando le misure adottate. Un ringraziamento speciale va a tutti gli operatori e le istituzioni coinvolte: i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, le Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri e Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Polizia di Stato), la Polizia Locale, i volontari, il personale di Hera, il Servizio Verde, i servizi comunali, le ditte impegnate e l’intera macchina organizzativa che, con dedizione e professionalità, ha lavorato giorno e notte per riportare la città alla normalità. Cervia ha dimostrato ancora una volta di essere una comunità forte, solidale e unita. L’esperienza di queste settimane ci impone di avviare nuove riflessioni per il futuro: dalla cura e tutela del nostro patrimonio verde alla messa in sicurezza delle infrastrutture. Eventi di questa portata, purtroppo, ci ricordano che la prevenzione e la capacità di risposta devono diventare sempre più parte integrante delle politiche di governo del territorio».

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