La Global Sumud Flotilla è a poca distanza dalla Palestina, entrata nella zona a rischio, a circa 120 miglia nautiche da Gaza (aggiornamento alle 8.30 di mercoledì 1 ottobre). Al limite delle 150 miglie la fregata Alpino della Marina Militare Italiana aveva diramato il secondo e ultimo avviso ufficiale a tutte le imbarcazioni, comunicando che non avrebbe oltrepassato tale limite. Fin dal primo avviso, diramato alle 16:30 di ieri, l’Alpino si era detta disponibile a «recuperare eventuale personale che avesse voluto essere trasferito a bordo».
Al timone di una delle barche coinvolte, la Morgana, c’è il ravennate Carlo Alberto Biasioli, che sui social ha comunicato l’intenzione di proseguire, invitando tutti quelli all’ascolto a continuare a seguire le varie dirette, per testimoniare quanto accadrà.
Si registrano quindi i primi contatti con l’esercito israeliano: due navi, la Alma e la Sirius, sono state avvicinate da due motovedette della Marina. Segnalato anche l’avvistamento di un sommergibile israeliano in immersione lungo la rotta. Il messaggio sui social è sempre lo stesso: «Continuiamo a navigare senza lasciarci scoraggiare dalle minacce e dalle tattiche intimidatorie di Israele».