È scattata in tutta Italia la mobilitazione in solidarietà alla Global Sumud Flotilla, dopo l’abbordaggio da parte di Israele delle barche della missione umanitaria. Un presidio è in corso anche in centro a Ravenna, tra la piazza e la stazione.
Intanto, il sindacato di base Usb ha annunciato uno sciopero generale per venerdì 3 ottobre, contro l’aggressione alla Flotilla, e a stretto giro è arrivato un analogo annuncio anche da parte della Cgil. Sarà sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, con garantite soltanto le prestazioni indispensabili.
Impossibile naturalmente contattare l’operatore culturale ravennate a bordo di una delle barche, la Morgana, che non pare comunque essere tra quelle intercettate dalle forze israeliane, come scrive la Global Sumud Flotilla in un comunicato ufficiale: «Mercoledì primo ottobre intorno alle 20.30, ora di Gaza, diverse imbarcazioni — in particolare Alma, Surius, Adara — sono state illegalmente intercettate e abbordate dalle Forze di Occupazione Israeliane in acque internazionali. Prima di salire illegalmente a bordo delle navi, sembra che le unità navali israeliane abbiano intenzionalmente danneggiato le comunicazioni delle imbarcazioni, nel tentativo di bloccare i segnali di soccorso e interrompere la trasmissione in diretta del loro abbordaggio illegale».
«Oltre alle imbarcazioni di cui è stata confermata l’intercettazione, si sono persi i collegamenti in diretta e le comunicazioni con diverse altre navi – si legge ancora nel comunicato della Gsf -. Stiamo lavorando con la massima attenzione per avere notizie di tutti i partecipanti e dell’equipaggio. Condivideremo aggiornamenti non appena avremo informazioni verificate sullo stato delle imbarcazioni, sulle detenzioni, sui feriti e sulle possibili vittime».
«Questo – accusa la Gsf – è un attacco illegale contro civili disarmati impegnati in una missione umanitaria, in acque internazionali. Facciamo appello a governi, leader mondiali e istituzioni internazionali affinché esigano la sicurezza e il rilascio di tutte le persone a bordo e continuino a monitorare da vicino questa situazione».
Nonostante l’intercettazione di alcune imbarcazioni, si conclude il comunicato, «la Global Sumud Flotilla si trova a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e proseguirà senza lasciarsi intimidire».