Il Governo italiano e la Presidente del consiglio per settimane si sono riempiti la bocca sulla libertà di opinione. Ecco, se sono coerenti, hanno tutto il diritto di non condividere politicamente l’iniziativa della Global Sumud Flotilla e continuare a sostenere di fatto politicamente l’operato del Governo Netanyahu. Ma, in quanto rappresentanti della Repubblica italiana, hanno il dovere di difendere la libertà dei propri cittadini contro le violenze di altri Stati». Lo dice il presidente della Regione Emilia-Romagna, il cervese Michele de Pascale, in un post sui social, commentando l’intervento di Israele che ha bloccato almeno una ventina di barche della missione umanitaria, tra cui quella guidata dal ravennate Carlo Alberto Biasioli.
«L’aggressione del Governo israeliano nelle acque internazionali a civili imbarcazioni che non stavano violando alcuna norma è un precedente gravissimo – continua De Pascale -. Potenzialmente qualsiasi altro paese del mondo si sentirà autorizzato a fare lo stesso con un mercantile o una nave passeggeri italiana e con quale credibilità (e purtroppo anche l’Europa) potremo pretendere trattamenti diversi? Si possono avere opinioni diverse su come uscire da questa situazione drammatica ma le istituzioni non possono mai venire meno ai loro doveri».
Intanto, nella serata di ieri (1 ottobre) anche a Ravenna è nata una manifestazione spontanea a sostegno della Flotilla, con la partecipazione di alcune centinaia di persone (in alto la fotogallery di Massimo Argnani).
Venerdì 3 ottobre confermato lo sciopero generale di tutti i settori per tutta la giornata: a Ravenna l’appuntamento è con il corteo a partire dalle 9 in piazza del Popolo.