In tantissimi sono scesi in piazza a Ravenna contro il blocco della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e per esprimere la propria solidarietà alla popolazione palestinese. Stando a una prima stima – confermata da esponenti delle forze dell’ordine – sarebbero 4mila le persone che sono partite da piazza del Popolo per raggiungere l’ospedale di Ravenna, nell’ambito della manifestazione dei “Sanitari per Gaza”.
Un corteo è in corso anche a Faenza, dove oggi per protestare contro l’intervento di Israele è stato occupato dagli studenti il liceo scientifico.
Confermato lo sciopero di venerdì 3 ottobre, con corteo a Ravenna in partenza dalle 9 in piazza del Popolo, direzione darsena di città.
Intanto, sono terminate le attività di trasbordo e sbarco dei membri della Flotilla portati dalle autorità israeliane al porto di Ashdod. Tra gli oltre 450 membri della missione sbarcati, ci sono 46 italiani, tra cui il ravennate Carlo Alberto Biasioli (qui la nostra intervista prima della partenza). A quanto si apprende da fonti della Farnesina, stanno tutti bene.
Terminate le procedure di riconoscimento – citiamo un articolo di Repubblica.it – saranno tutti trasferiti in autobus al centro detentivo di Ketziot, nel sud di Israele. Le persone fermate non saranno interrogate nè saranno sottoposte a particolari procedure giudiziarie. Sarà solo chiesto loro se sono disponibili ad accettare l’espulsione volontaria entro 24/48 ore oppure se intendono rifiutarla. Per quanti rifiuteranno l’espulsione volontaria si aprirà un breve procedimento giudiziario al termine del quale un giudice dovrebbe decretarne l’espulsione coatta. Di norma, si dà seguito entro le 72 ore dal decreto d’espulsione.
Le autorità diplomatiche e consolari italiane a Tel Aviv, visiteranno i detenuti italiani, venerdì 3 e domenica 5 mattina per sincerarsi delle loro condizioni, del trattamento ricevuto e per favorirne i contatti con i familiari. Non è chiaro quando inizieranno i rimpatri.