venerdì
03 Ottobre 2025
gaza

Flotilla, il padre del ravennate fermato da Israele: «Grande ansia. Mio figlio, se può, aiuta tutti»

Carlo Alberto Biasioli non è rintracciabile da martedì, dopo che ha lanciato il telefono in mare per tutelare i suoi contatti

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«Sono in preda all’ansia, la situazione è angosciante». A parlare, sulle pagine del Resto del Carlino in edicola oggi, 3 ottobre, è Alberto Biasioli, padre di Carlo Alberto, il 39enne ravennate a bordo della Morgana, tra le barche della Global Sumud Flotilla intercettate e fermate nei giorni scorsi dalla marina militare di Israele (qui la nostra intervista prima della partenza).

Secondo quanto trapela dalla Farnesina (Biasioli non è raggiungibile da martedì, anche perché, come racconta il padre, ha lanciato il cellulare in mare, per evitare ogni possibile ripercussione ai suoi contatti) gli italiani sarebbero stati trasferiti al centro detentivo di Ketziot. Le persone fermate non saranno interrogate né saranno sottoposte a particolari procedure giudiziarie; sarà solo chiesto loro se sono disponibili ad accettare l’espulsione volontaria entro 24/48 ore oppure se intendono rifiutarla. Per quanti rifiuteranno si aprirà un breve procedimento giudiziario al termine del quale un giudice dovrebbe decretarne l’espulsione coatta. In ogni caso, in Israele è iniziata la festa dello Yom Kippur e tutto potrebbe restare bloccato fino a lunedì.

«Spero che mio figlio firmi – ha detto il padre di Biasioli a Lucia Bonatesta del Carlino -, crede molto nell’importanza della missione e firmare significherebbe dire al mondo una falsità (ossia che ha violato le acque israeliane, ndr), ma spero prevalga la stanchezza e la voglia di tornare a casa, da cui manca da agosto. Speravo anche scendesse quando hanno abbandonato la missione altri italiani, ma conoscendo mio figlio sapevo che avrebbe continuato».

Che tipo è Carlo Alberto, gli chiede la giornalista: «È una persona buonissima e alla mano – sono le parole del padre -, se può aiuta tutti. Ha preso due lauree, in Economia e Commercio e Relazioni internazionali. È una persona semplice, ma che si informa e studia».

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