C’è anche il ravennate Carlo Alberto Biasioli nel gruppo di 26 cittadini italiani della Global Sumud Flotilla che ha lasciato Israele con un charter destinazione Istanbul. In Turchia verranno assistiti da un team del Consolato Generale per coincidenze con aeroporti italiani e per l’eventuale rilascio di documenti di viaggio provvisori.
«Non sappiamo nulla sull’eventuale costo dei voli di rientro degli italiani. Non abbiamo mai chiesto soldi al governo. Il Global Movement to Gaza è disponibile a pagare il volo per il rientro in Italia», ha detto Maria Elena Delia, portavoce italiana del Global Movement to Gaza.
Gli altri 15 italiani (che non hanno firmato il foglio di rilascio volontario) dovranno attendere l’espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana. Erano invece già stati liberati i quattro parlamentari presenti nella missione, tra cui il riminese Marco Croatti, che ha viaggiato sulla stessa imbarcazione di Biasioli.