martedì
14 Ottobre 2025
Villanova di Bagnacavallo

Proseguono i lavori di messa in sicurezza del Lamone: il sopralluogo di Rontini e De Pascale

Attiva da settembre la prima tranche di lavori da 7,5 milioni, ne seguirà poi un'altra di ugual valore

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Proseguono i lavori di rinforzo degli argini del Lamone, nel tratto di pianura gravemente danneggiato dalla piena dello scorso marzo. Il cantiere di Villanova di Bagnacavallo ha preso il via a inizio settembre, con una prima tranche di opere di “somma urgenza” da 7,5 milioni di euro, per il ripristino e il rinforzo dell’argine sinistro del fiume grazie alla posa in opera di palancole d’acciaio lunghe 12 metri, a infissione statica detta “sistema treno”, che lavora dalla sommità degli argini avanzando via via e appoggiandosi alle palancole stesse. Si prevede che i lavori dureranno circa 150 giorni. A questa prima fase ne seguirà una seconda, di uguale valore.

Nella giornata di ieri, 13 ottobre, si è svolto un sopralluogo del presidente della Regione, Michele de Pascale, insieme alla sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presente anche il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni. A seguire, un incontro pubblico per fare il punto sull’avanzamento dei lavori sul Lamone, nella Casa del popolo di Villanova, al quale hanno partecipato anche tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

«Era un intervento molto atteso dai cittadini di Villanova, di cui capiamo la preoccupazione, dato che quest’area è stata colpita più volte dall’esondazione del Lamone – ha sottolineato de Pascale -. Grazie all’ottimo lavoro di squadra con la struttura commissariale, siamo riusciti a partire in tempi molti rapidi e, dopo i primi lavori urgenti di impermeabilizzazione delle fessurazioni che si erano manifestate dopo la piena di marzo 2025, ora siamo all’opera con un intervento più strutturato, per mettere in sicurezza l’arginatura e, di conseguenza, l’abitato. Siamo venuti a toccare con mano il cantiere, che procede spedito» ha concluso il presidente.

Proprio Villanova (in particolare la frazione di Traversara), è da settimane sotto un’attenzione particolare della struttura commissariale e dei tecnici dell’Agenzia regionale: alla frazione infatti è stata dedicata una commissione che, da circa un mese, si sta riunendo periodicamente per mappare gli edifici colpiti presenti nella ‘zona rossa’, definire quali demolire e quali puntellare. Inoltre, in stretta collaborazione con il Comune, si stanno portando avanti indagini geologiche per i movimenti d’acqua nelle falde per verificare la tenuta di alcune pozze che si sono formate accanto ad alcune abitazioni.

«Un segnale importante, per la nostra comunità, e un intervento concreto per la mitigazione del rischio idrogeologico- ha sottolineato il sindaco Giacomoni -. Desidero esprimere un ringraziamento a tutti i tecnici che hanno lavorato e stanno lavorando in maniera spedita; e alla Regione, per la parte progettuale e di gestione degli interventi e per la vicinanza alla gente, manifestata anche attraverso incontri pubblici».

Oltre alle opere in corso, nel tratto di pianura sono stati finanziati (e quasi tutti conclusi) diversi interventi di somma urgenza, tutti in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Tra queste, i lavori da oltre 5 milioni di euro per il ripristino degli argini in sinistra e destra idraulica sempre del Lamone nei comuni di Ravenna, Russi e Bagnacavallo, le opere in corso da 1 milione 700mila euro sull’argine sinistro del fiume, danneggiato nel tratto da Ponte dell’Albergone fino a valle dell’abitato di Traversara.

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