Dopo le esperienze già attive a Bologna e Forlì, anche il Campus di Ravenna si è dotato di uno sportello dedicato al contrasto della violenza di genere. Il servizio, che andrà ad affiancarsi a quello già presente sul tema delle discriminazioni, nasce da una collaborazione tra l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e l’associazione Linea Rosa.
Lo sportello sarà operativo dal mese di novembre e offrirà accoglienza, ascolto, supporto psicologico, consulenza legale e attività formative a cura delle operatrici del centro antiviolenza Linea Rosa.
Il servizio, completamente gratuito, rispetterà la metodologia del centro antiviolenza basato sulla relazione fra donne che mette la vittima di violenza al centro di percorso di elaborazione del vissuto personale. Sarà attivo anche un servizio di ascolto telefonico, disponibile anche in situazioni di emergenza, che consentirà – previo consenso della persona – di avviare un percorso di supporto personalizzato, in collaborazione con i servizi sociali e sanitari del territorio, le forze dell’ordine e altre realtà associative locali. Nei casi in cui se ne rilevi la necessità, sarà possibile attivare tempestivamente, attraverso le Forze dell’ordine e il Pronto Soccorso, una procedura d’emergenza per garantire la messa in sicurezza immediata della persona coinvolta. Il centro antiviolenza dispone infatti di una reperibilità h 24.
Chi si rivolgerà allo sportello potrà ricevere informazioni utili sui servizi, ottenere un primo orientamento sugli aspetti legali e indicazioni sulle modalità più appropriate per rivolgersi alle autorità competenti, come forze dell’ordine, avvocati e tribunali. Lo sportello faciliterà inoltre l’interazione con la rete dei servizi e dell’associazionismo specializzato del territorio, in particolare nei casi che richiedano un intervento multidisciplinare da parte di diverse professionalità.
L’accesso allo sportello è in presenza o su appuntamento, contattando i recapiti telefonici o scrivendo all’indirizzo e-mail dedicato. Tutti i riferimenti saranno disponibili sui siti dell’Università di Bologna e di Linea Rosa.



