Il comitato cittadino di Coccolia lancia un allarme sui lavori di pulizia del fiume Ronco, sottolineando come lo « sfalcio radicale della vegetazione all’interno dell’alveo fluviale» sia stato effettuato solo nel tratto che interessa la provincia di Forlì. I lavori non sarebbero invece stati eseguiti nel tratto terminale del fiume, quello che attraversa la provincia di Ravenna.
«Posto che questo tipo di intervento sia il più idoneo per le criticità che si propone di mitigare, circostanza riguardo alla quale lo scrivente non ha le necessarie competenze per esprimere un parere – commenta il presidente del comitato cittadino Niccolò Boattini -, i lavori sono stati effettuati solamente fino a via Zisa in località Borgo Sisa, ovvero esattamente dove termina il territorio di competenza della provincia di Forlì».
Il comitato ricorda che «proprio questo territorio di confine, e in particolare le frazioni di Borgo Sisa e di Coccolia, che è subito più a valle, sono stati tra i territori del forese più duramente colpiti dai danni diretti della esondazione del Ronco durante gli eventi alluvionali del maggio 2023» ed evidenzia quindi «le perplessità che riguardano il coordinamento dei lavori di sfalcio all’interno del Ronco, la cui competenza dovrebbe essere della Regione, per richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni coinvolte in queste attività».
«L’ingombro costituito dalla vegetazione in questa zona del fiume rappresenta un potenziale “collo di bottiglia” per il deflusso delle acque verso valle – termina la nota inviata alla stampa – che, arrivando fino a qui a grande velocità e in grande quantità, vista l’assenza di vegetazione, trovano improvvisamente un ostacolo alla loro corsa verso il mare, con tutti i rischi che questa circostanza comporta per questo territorio e per quelli più a valle».



