sabato
27 Dicembre 2025
castel bolognese

Argine abusivo “tagliato”, i titolari dell’azienda agricola: «Avevamo i permessi di inizio lavori»

Tensione a Tebano il giorno di Natale. L'acqua del fiume non è comunque arrivata alla soglia

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Sta facendo discutere il caso dell’argine “abusivo” del fiume Senio tra i comuni di Castel Bolognese e Faenza. Il giorno di Natale il sindaco castellano Luca Della Godenza aveva annunciato l’intenzione di aprire un varco nell’argine, motivata dalla necessità di creare una soglia di sfogo in caso di ulteriori innalzamenti del livello del fiume. Secondo la nota diffusa dal Comune, l’arginatura realizzata in quel punto da un’azienda agricola privata sarebbe stata costruita senza autorizzazioni e con modalità non conformi alla normativa, alterando l’equilibrio idraulico dell’area.

La zona è particolarmente delicata: il Senio, nel tratto tra Tebano e Biancanigo, presenta due ampie anse e una disparità voluta tra gli argini, con quello destro più basso per consentire l’allagamento controllato dei campi ed evitare rischi per i centri abitati. Durante l’alluvione del maggio 2023, proprio in quel tratto si erano verificati due cedimenti, e la Regione aveva autorizzato i privati a ricostruire gli argini delle golene secondo specifiche tecniche. L’azienda agricola “Profumi di campo” aveva presentato un progetto e dichiara di aver ottenuto le autorizzazioni di inizio lavori, ma un successivo sopralluogo dei tecnici del Comune di Faenza avrebbe rilevato un rialzo e un allargamento eccessivi dell’argine rispetto alle indicazioni, portando alla sospensione del cantiere. L’azienda contesta questa ricostruzione dei fatti (secondo la titolare, interpellata dal Carlino Ravenna, l’argine era stato allargato per consentire l’intervento delle ruspe) e ha incaricato un legale.

Il giorno di Natale la situazione è degenerata quando i proprietari dei terreni hanno bloccato l’accesso con un mezzo agricolo, rendendo necessario l’intervento dei carabinieri per consentire l’operazione di apertura del varco. Sul posto – scrive sempre il Carlino – era presente anche un residente, preoccupato per gli animali custoditi in un ricovero situato nella proprietà privata e potenzialmente esposti a un eventuale allagamento.

Il livello del Senio non ha raggiunto il nuovo varco creato il giorno di Natale e il fiume è rimasto entro gli argini. L’episodio ha però riacceso il dibattito sulla gestione delle golene e sulla necessità di interventi coordinati per garantire la sicurezza idraulica del territorio.

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