Provvedimento cautelare della procura nazionale. La società parla di un farmaco in libera vendita in farmacia
La sostanza contestata, clostebol metabolita, «è contenuta in una pomata ad uso topico di libera vendita in farmacia, senza alcuna prescrizione medica, per il trattamento delle lesioni della pelle», scrive la società.
«Un semplice farmaco che il giocatore, in assoluta buona fede – commenta il Ravenna –, avrebbe assunto autonomamente per curare in casa una lieve ferita al piede che non riusciva a rimarginarsi.
Un’azione effettuata inconsciamente in un periodo in cui il calciatore era fuori causa per infortunio, tuttavia, senza avere preventivamente informato il medico sociale, contrariamente a quanto previsto dal regolamento interno che la società ha fatto sottoscrivere a tutti i tesserati ad inizio stagione».
«Fermo restando l’assoluta e ferma condanna di qualsiasi pratica illegale atta all’alterazione del risultato sportivo – termina la nota del Ravenna Fc -, la società rimane in attesa delle contro analisi nella consapevolezza che l’incauta pratica del proprio tesserato sia stata eseguita in buonafede e non con l’obbiettivo di alterare le proprie prestazioni. La società rimane ovviamente a disposizione delle autorità per le verifiche del caso ed al contempo valuterà la tutela dei propri interessi nelle sedi opportune».