
L’ultimo ostacolo tra la medaglia d’oro e la nazionale italiana di volley, arrivata per la prima volta a una finale olimpica, ha il volto di una leggenda dello sport ravennate. Si chiama Karch Kiraly e per un certo periodo – come lo ricorda la Gazzetta dello Sport – è stato il “Maradona della pallavolo”. Che i ravennati hanno avuto la fortuna di ammirare per due stagioni al Pala De André, insieme al connazionale Steve Timmons, nel Messaggero di Raul Gardini, con cui vinse nell’arco di appena due stagioni (tra il 1990 e il 1992) uno Scudetto, una Coppa Italia, il Campionato mondiale per club, la Coppa dei Campioni e la Supercoppa europea. Un periodo davvero d’oro, con un sestetto che in quegli anni poteva contare anche su Andrea Gardini, Roberto Masciarelli e Fabio Vullo, oltre al faentino Stefano Margutti.

Kiraly ora allena la nazionale femminile del suo paese, gli Stati Uniti, che domenica 11 agosto (dalle 13) contenderà l’oro olimpico all’Italia di Julio Velasco. A 64 anni è già riuscito in una sorta di “slam” incredibile del volley: due Olimpiadi da giocatore, una nel beach e l’ultima a Tokyo sempre da allenatore della femminile. La speranza degli italiani – e dei suoi ex tifosi ravennati – è che abbia già la pancia piena…