
Ph Eva Pavia Gomez-Luca Pagliaricci/Bizzi Team
È stato un martedì pazzesco per la spada italiana ad Antalya. La terza giornata dei Campionati Europei Cadetti e Giovani “Antalya 2025”, che segnava l’inizio delle competizioni a squadre Under 17, ha regalato un super-tris di trionfi azzurrini. Sciabolatrici, fiorettiste e spadisti hanno fatto suonare per tre volte nello stesso pomeriggio l’Inno di Mameli. A Ravenna il cuore batteva particolarmente visto che della rappresentativa azzurra di spada faceva parte Francesco Delfino, fresco bronzo individuale nella kermesse turca. Con lui in squadra anche Nicolò Sonnessa, Riccardo Magni e Davide Del Prete
Gli azzurrini hanno debuttato negli ottavi di finale superando con il punteggio di 39-23 la Spagna. D’autorità, l’Italia ha superato anche lo scoglio della Turchia padrona di casa, nei quarti, imponendosi 45-32. In semifinale i ragazzi guidati dai maestri Dago Tassinari e Francesca Boscarelli hanno sfidato l’Estonia continuando lungo la linea già tracciata: perfetta gestione del match e successo per 29-24 che ha regalato agli spadisti italiani il meritatissimo biglietto per la finale. Contro l’Ungheria è stata sfida a lungo punto a punto, poi i magiari hanno allungato e parevano esser scappati via, ma gli azzurrini non hanno mollato mai, neppure quando a meno di 8 secondi dalla fine proprio Delfino era sotto di tre stoccate, e le ha recuperate tutte. Al minuto supplementare è arrivato poi il colpo del 43-42, quello che ha incoronato gli spadisti d’Italia campioni d’Europa Cadetti, chiudendo una giornata super.
L’entusiasmo al Circolo Ravennate della Spada è ai massimi perché due medaglie alla prima convocazione a un europeo under 20 sono un bottino davvero importante. «La medaglia d’oro a squadre per Francesco dopo il bronzo individuale – dichiara Angelo Marri, Presidente del Circolo Ravennate della Spada di via Falconieri – non deve essere vista solo come gioia per un successo ma rappresenta per tutti gli atleti giallorossi orgoglio e senso di appartenenza. Un tassello del nostro progetto dirigenziale che ancora mancava e che finalmente stiamo raggiungendo».