venerdì
18 Luglio 2025
Intervista

Tra padel, calcio e amarcord, a Cervia arriva il tour di “Bobo” Vieri: «A Ravenna ricordi bellissimi»

Il bomber segnò 12 gol in giallorosso nella serie B 1993-94: «Da queste parti c’è brava gente. E si mangia da dio...»

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Padel, beneficenza e amarcord del calcio italiano degli anni ’90 sono gli ingredienti di un evento in programma a Cervia da oggi, 18 luglio, a domenica 20 luglio. La spiaggia libera nei pressi del bagno Ben 191 e le strutture del bagno Fantini ospiteranno la seconda delle tre tappe del “Bilboa Bobo Summer Cup Padel Tour 2025”. Per tre giorni Christian Vieri, altri ex calciatori con trascorsi ai massimi livelli del pallone e duecento padelisti amatoriali si sfideranno nelle gabbie da padel.

Sono attesi Nicola Amoruso, Cristian Brocchi, Alessandro Budel, Luca Ceccarelli, Vincent Candela, Paolo Di Canio, Thomas Locatelli, Marco Materazzi, Giuseppe Pancaro, Alessio Tacchinardi, Stefano Torrisi. «Sabato 19 faremo il sorteggio delle coppie e ci sarà da ridire – scherza Vieri –. Per tutti in teoria è un divertimento, ma in realtà sono tutti competitivi al massimo. Appena scendono in area e sentono la presenza del pubblico, che potrà assistere gratuitamente a tutti i nostri incontri, hanno il sangue agli occhi…». Gli ex calciatori si sfideranno sul campo da padel sabato 19 e domenica 20 luglio con inizio alle 18. In parallelo si disputerà il torneo degli amatori (circa 200 iscritti) organizzato dall’Italy Padel Tour: gare sia in arena sia sui campi del Fantini Club a partire dalla mattinata di venerdì 18 luglio. Le coppie vincenti delle due competizioni si affronteranno nella SuperFinale, in scaletta domenica dopo le 20.

Vieri, come mai così tanti ex calciatori sono attirati dal padel?
«È il giusto equilibrio fra divertimento, allenamento, competizione. Il padel è più tattico di quello che si può immaginare e quindi riporta a galla tutti gli insegnamenti raccolti nella car- riera in campo».

Quali caratteristiche da ex calciatore possono tornare più utili?
«L’intesa e il feeling che serve fra compagni sono simili a quelli fra calciatori dello stesso ruolo».

Qual è il suo colpo migliore?
«Il dritto a sorpresa».

Quante persone conta la macchina organizzativa del tour?
«Io cerco di curare ogni particolare, poi c’è il mitico Andrea “Fox” Guidi che lavora sui miei eventi da sempre, il tuttologo Silvio, i responsabili del montaggio e smontaggio di arena e villaggio e un’agenzia per commerciale e produzione di contenuti: in totale siamo più di 50 persone. Ci sarà un’arena da 1.500 posti a sedere e ci aspettiamo il pienone, anche per il villaggio che apre alle 10 del mattino e che, grazie agli sponsor, offre divertimento e gadget per tutti».

Cervia e Milano Marittima sono zone dove è di casa da anni. C’è qualche ricordo in particolare che ha?
«Ho tantissimi ricordi. Il mio amico “Fox” mi ha portato al Pineta per la prima volta quando avevo 18 anni. E poi per vent’anni tutti i calciatori d’Italia venivano a Milano Marittima perché era la località più “in” dove andare»

Da queste parti ha anche giocato: stagione 1993-94, la prima della storia del Ravenna in serie B e lei fu il capocannoniere giallorosso con 12 gol. Che ricordi ha?
«Anche se a fine campionato siamo retrocessi, considero Ravenna uno dei posti dove sono stato meglio nella mia carriera. Da queste parti c’è brava gente, educata, che si prende cura di te e ti fa vivere bene. E poi si mangia da dio».

Di quei 12 gol ne ricorda uno più di altri?
«Sono tutti belli quando sei giovane e poi fare gol in B era importante a prescindere dalla bellezza».

Il Ravenna sta per essere ripescato in serie C. Conosce qualcuno della nuova dirigenza?
«So che c’è la famiglia Cipriani che è conosciuta in tutto il mondo con un brand incredibile. E poi ci sono Lorenzo Tonetti e Ariedo Braida, persone giuste per riportare il Ravenna in serie B».

Quest’anno allo stadio si è visto anche Marco Borriello, non ha pensato di fare un giro?
«Sarei dovuto venire con lui, ma non ce l’ho fatta. Il prossimo anno se avrò occasione verrò volentieri».

Da un anno è nel team Dazn come opinionista. Come si trova? È servito un po’ di allenamento per questo ruolo nuovo?
«Mi sono trovato benissimo, ma ormai non mi alleno più per niente. Solo per il padel».

Il nuovo Mondiale per club Fifa si è appena concluso. Lo ha definito un torneo di grande prestigio, paragonabile alla Champions League. L’avrebbe pensato anche il Vieri calciatore di 30 anni fa?
«Sì, le competizioni di alto livello mi hanno sempre entusiasmato».

Non si rischia l’eccesso di impegni nella stagione dei giocatori?
«Non credo che ci sia un’overdose d’impegni, basta gestire bene le forze a disposizione. Oggi tutti i club hanno almeno 25 calciatori di movimento. Per le società, grazie all’intelligenza del presidente Infantino, è una miniera d’oro e ora tutti lo vogliono organizzare. In finale sono arrivate Psg e Chelsea, due delle squadre che hanno disputato più partite nell’arco della stagione».

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