Campi di terra rossa, divise bianche e racchette in legno: un tuffo indietro nella storia del tennis e nella tradizione cervese, con i suoi leggendari campi affacciati sul lungomare, che si concretizza per il terzo anno di seguito nel torneo-esibizione “Tennis in Bianco & Legno”.
L’iniziativa, nata quasi per gioco dall’idea di quattro amici, che un giorno decisero di sfidarsi in “tenuta vintage” per ricordare i pomeriggi di tennis della giovinezza, è cresciuta fino a diventare un importante appuntamento di beneficenza tra sport, cultura e convivialità.
Dopo il successo delle prime due edizioni, che hanno contato una sessantina di partecipanti e hanno devoluto gli incassi alla salina allagata e alla Caritas, quest’anno il torneo punta ancora più in alto, coinvolgendo per la prima volta tutti i circoli di Cervia e Milano Marittima che dispongono di superfici in terra rossa e preventivando una partecipazione di circa 150 sfidanti. Il ricavato dell’edizione 2025 sarà diviso tra Caritas e l’Rsa Busignani di Cervia.
Nelle serate dal 21 al 23 agosto i campi del Centro Tennis Lungomare, Circolo Tennis Cervia-Milano Marittima, Polisportiva 2000, Circolo Ten Pinarella e Circolo Tennis Hotel MarePineta ospiteranno in contemporanea una serie di match a eliminazione, in attesa della finale fissata per la giornata di domenica 24 ospitata dai campi del Lungomare, sede del primo circolo della città.
I requisiti per partecipare sono pochi ma stringenti: tenuta total white di rigore, racchetta vintage in legno (per chi non ne avesse una, gli organizzatori ne mettono a disposizione una cinquantina), voglia di divertirsi e, per i più giovani, la presenza nella coppia di un giocatore più maturo, che abbia iniziato a giocare proprio con le racchette “di una volta”.
«Proprio ora che Sinner ha riportato il tennis sotto i riflettori, abbiamo voluto mettere in risalto il suo valore culturale e il legame profondo con la città di Cervia, che dispone oggi di una cinquantina di campi ma arrivò a contarne più di cento in passato – racconta Giancarlo Coffari, maestro di tennis con oltre 40 anni di esperienza e tra gli ideatori del torneo, insieme a Gianluca Bagnara e Paolo Zamagna -. Quando i miei coetanei impugnano una racchetta di legno, fanno un viaggio nei ricordi e nella loro adolescenza, mentre i più giovani sono incuriositi da uno strumento e da uno stile di gioco così diversi da quelli moderni. Le racchette in carbonio, leggere e potenti, sprigionano una velocità di palla impensabile per quell’epoca. Con il legno, invece, le partite sono più lente e faticose, ma proprio questo ci ricorda che l’obiettivo principale dell’iniziativa è valorizzare l’aspetto culturale e conviviale, più che quello agonistico». Per l’occasione, sono attesi a Cervia alcuni nomi che hanno segnato la storia del tennis, come Paolo Pambianco, Raffaella Reggi e Sandra Cecchini, due tra le più importanti rappresentanti del tennis femminile italiano degli anni ’80 e madrine del torneo.
Prima dell’inizio della competizione, martedì 20, è in programma una serata di presentazione ai Magazzini del Sale, con proiezione di foto e testimonianze storiche e raduno sotto la torre San Michele per lo scatto della foto “in bianco e legno”: «Speriamo di creare un’immagine iconica, un vero e proprio documento che celebri il legame profondo tra la città e il tennis. Vediamo questa cartolina come un simbolo turistico per Cervia» continua Coffari.
Domenica 24 invece, al termine dello scontro finale, la Darsena del Sale ospiterà una cena di Gala a chiusura della manifestazione.
Da quest’anno, gli organizzatori hanno fondato anche l’associazione culturale no profit “Tennis in bianco e legno”, con Reggi e Cecchini come socie onorarie. Per rimarcare il legame con la sfera culturale, sono partiti in questa stagione i primi incontri in collaborazione con la rassegna Cervia ama il libro, come la presentazione di Leonardo Iannacci del suo “Sinner, una faccia pulita”, proprio nella cornice del Circolo Tennis di Milano Marittima. Un primo passo verso un calendario che nei prossimi anni si arricchirà di ulteriori appuntamenti, a conferma della vocazione trasversale dell’iniziativa, nata per unire sport, tradizione e socialità.