lunedì
20 Ottobre 2025
Calcio C

Tenkorang, prima doppietta in carriera e più di 10 km in 90′: «Mi sento al 100 percento»

Il centrocampista acquistato dalla Cremonese ha giocato a Campobasso dal 2019 al 2022: «sono stato bene e mi spiace un po' per loro, ma il calcio è fatto così»

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Il volto del Ravenna sulla copertina della vittoria 3-2 contro il Campobasso, nella prima giornata del campionato di calcio di serie C, è senza dubbio quello di Joshua Tenkorang. Il centrocampista 25enne, nato a Novara da genitori ghanesi, ha messo a segno una doppietta, la prima della sua carriera che vale un 8 in pagella. «Non avrei mai pensato di arrivare in carriera a fare due gol in un partita – riconosce il 25enne con un sorriso nel dopo gara –. È stata un’emozione pazzesca».

La prima palla in rete dopo appena 90’ secondi con un tocco lesto in area piccola su corner di Spini. Il secondo nella ripresa, per il momentaneo 3-1, di testa su cross di Di Marco. La gioia della prima doppietta in carriera per Tenkorang – nelle ultime quattro stagioni tra C e B con Campobasso, Virtus Entella, Lecco, Foggia e Lumezzane – è arrivata contro la squadra con cui ha giocato dal 2019 al 2022 tra D e C: «Un po’ mi dispiace per loro perché mi sono trovato molto bene a Campobasso, ma il calcio è fatto così».

I gol vanno a referto, ma quello che non si vede nel tabellino è la prova di fisicità offerta dal giocatore a tutto campo: «Mi sento bene fisicamente, siamo all’inizio della stagione ma credo di essere già al 100 percento e non solo io, anche i miei compagni sono pronti». In media le analisi dei dati dicono che Tenkorang percorre 11-12 km a partita.

I due gol di ieri valgono già un terzo del record di sei marcature stagionali raggiunto dal giocatore per due volte: l’anno scorso con il Lumezzane in C e prima ancora proprio con il Campobasso.

L’esordio convincente della squadra non stupisce il centrocampista (uno degli 8 nuovi acquisti nella formazione titolare): «Dopo la partita con il Cittadella abbiamo avuto delle buone impressioni. In settimana ci alleniamo bene, studiamo gli avversari, tutti i giocatori hanno personalità, ma nessuno si monta la testa».

Ora c’è da preparare il derby a Forlì (1 settembre alle 20.30 al Morgagni), che arriva pochi mesi dopo la sconfitta giallorossa che lanciò i galletti in serie C. Le due squadre si ritrovano faccia a faccia: «Il valore di un derby per una tifoseria si impara in fretta, mi andrò un po’ a rivedere come è andata l’anno scorso. Ora dobbiamo fare tutto il possibile per vincere e ci proveremo con il lavoro in settimana».

Anche l’allenatore Marco Marchionni ha parlato alla stampa nel dopo partita. Le prime parole sono di elogio per i 25 minuti iniziali: «Credo davvero che si sia vista una grande squadra che ha giocato in linea con la prestazione vista con il Cittadella. Siamo stati bravissimi a partire così forte: il gol subito e il tifo in casa hanno creato i contesti giusti per un’ottima partita».

Un difetto però c’è e Marchionni non lo nasconde: «Il secondo gol subito, perché se lo prendi in altri momenti puoi riaprire la partita. Nel secondo tempo abbiamo avuto diverse occasioni per segnare e non le abbiamo sfruttate. Se non segni, almeno devi essere bravo a non subire gol che possono riaprire le partite».

È stata la partita di Tenkorang con due gol, ma il Benelli ha tributato un lungo applauso a Tommaso Di Marco (autore dell’assist per il 3-1) quando è stato sostituito a 11’ dalla fine: «È stato super emozionante – dice il centrocampista in prestito dal Torino –. Non capitano sempre piazze così calorose che ti accolgono subito. Uscire tra gli applausi è stato emozionante, spero ricapiti ancora».

Nonostante la giovane età (22 compiuti da meno di un mese), la mezzala ha già maturato esperienze importanti tra i professionisti: in serie C con le maglie di Virtus Francavilla e Feralpisalò, oltre a qualche presenza in B con la Juve Stabia. Il confronto con le passate esperienze porta Di Marco a una considerazione sul lavoro fatto finora in giallorosso: «Dal primo giorno di ritiro ho trovato preparatori che fanno carichi molto alti e questo poi aiuta quando arrivi in campo, hai forza e senti bene le gambe».

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