mercoledì
24 Settembre 2025
tennis

La Serie A1 è realtà per lo Zavaglia: si parte il 5 ottobre con tanto di nuovo campo e tribuna da 50 posti

Rosa con tanti ravennati che se la vedrà nel girone con Vicenza, Forte dei Marmi e Vigevano. La salvezza è l'obiettivo.

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Tutto pronto al Circolo Tennis Zavaglia per l’esordio in A1 della compagine ravennate. Il circolo che per la prima volta nella sua storia ospiterà la massima serie del campionato di tennis italiano è stato tirato a lucido: rinnovata e ampliata la copertura del campo 1, al quale si è aggiunta una tribuna da 50 posti. Inoltre sono state curati gli spazi interni ed esterni che ospiteranno atleti di caratura mondiale nelle domeniche del 5 ottobre, 19 ottobre e 2 novembre a partire dalle 10.

Per quanto riguarda il campo, Ravenna ha confermato la rosa che ha conquistato la categoria più nobile del tennis italiano: come primo violino ci sarà il bosniaco Nerman Fatic (attuale 230 della classifica Atp), coadiuvato dal talento del classe 2005 Carlo Alberto Caniato (267 del ranking). Dietro di loro il giovane ravennate Daniel Bagnolini, attuale 1228 al mondo a causa di guai fisici che sembrano superati. La rosa, più corta rispetto alle altre compagini di A1, è completata da Tomasetto, Satta, Valletta, Mucciarella, Licciardi e Spadoni.  «La squadra è più forte di anno scorso ed è pronta per affrontare partite di grande livello – afferma il direttore del CT Zavaglia Omar Urbinati -. Tranne Fatic, sono tutti ragazzi cresciuti nel nostro vivaio e per noi è un onore portarli alla ribalta. Siamo riusciti a trattenere tutti i giocatori grazie allo sforzo di soci, sponsor e di un circolo che sta crescendo in maniera esponenziale (attualmente sono 65 i ragazzi e ragazze iscritte dai 4 ai 17 anni ndr)».

Il campionato di A1 di tennis si articola in due fasi: una fase a gironi iniziale e una fase finale con playoff e playout. Nella prima fase, le squadre vengono divise in gironi da quattro. Ogni circolo affronta le altre squadre del proprio gruppo in sfide di andata e ritorno. Ogni incontro tra due squadre comprende: 4 singolari e 2 doppi e chi vince più match in una giornata si aggiudica la vittoria dell’incontro. La prima classificata di ogni girone accederà ai playoff, mentre le ultime due si incroceranno con gli altri girone per evitare la retrocessione in Serie A2.

La prima serie di partite sarà in casa contro Tennis Comunali Vicenza alle ore 10 di domenica 5 ottobre. Dzumhur (66 atp), Tirante (99 atp), Boyer (120 al mondo) sono solo alcuni dei nomi della larga formazione vicentina. Una settimana dopo (12 ottobre) lo Zavaglia giocherà a Forte dei Marmi contro il prestigioso TC Italia. Il circolo toscano annovera nell’ampia rosa Jannik Sinner (che salvo sconvolgimenti non gioca la competizione), Stefano Travaglia (attuale numero 239 al mondo) e Andrej Martin ( 384 atp). A conclusione del girone d’andata arriverà a Ravenna SC Selva Alta (19 ottobre) che presenta tra i propri atleti il francese Muller (38 atp), Mattia Bellucci (64 atp) e Vit Kopriva (92 atp).

«Non abbiamo una squadra lunga a differenza di altre formazioni, dato che come riserve abbiamo solo giovani – aggiunge il direttore Urbinati. L’obiettivo è quello di mantenere la categoria, arrivando secondi nel girone o salvandoci ai playout. In questa grande avventura vogliamo coinvolgere tutti, a partire dai più piccoli che faranno da raccattapalle o sparring partner. Invito tutta la cittadinanza a vedere partite di altissimo livello a pochi passi da casa».

Anche il sindaco di Ravenna con delega allo sport Alessandro Barattoni è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione della stagione ha inaugurato la nuova struttura: « Lo Zavaglia è un luogo storico per i ravennati e si trova all’interno di una sorta di cittadella sportiva, in cui il circolo è il cuore pulsante. Faccio un grande in bocca al lupo a chi inizierà questa nuova avventura, che possa essere da traino per le nuove generazioni. La serie A sarà una vetrina per tutta la città, che porterà i colori giallorossi nei circoli più importanti d’Italia. Sono contento che lo Zavaglia abbia deciso di fare una scelta identitaria non semplice, costruendo una squadra ricca di giovani ravennati».

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