Squadra forte, ma futuro incerto. Si potrebbe sintetizzare così la realtà dell’Olimpia Teodora che si appresta a vivere una stagione da protagonista nel campionato di B1 (al via l’11 ottobre con il derby di Forlì). Confermata gran parte della rosa: le novità sono principalmente in posto 4 con l’aggiunta dell’esperta Chiara Boninsegna, e il ritorno a casa di Greta Monaco che hanno preso il posto delle partenti Pirro e Gabrielli. Il pre-campionato sta procedendo a gonfie vele nei test match: «Siamo a pochi giorni dall’inizio e la squadra, a mio avviso, è molto valida per la categoria – commenta il presidente dell’Olimpia Teodora Giuseppe Poggi -. Il gruppo è composto per tre quarti da ravennati e per noi è un orgoglio. Il nostro obiettivo è fare il miglior campionato possibile, cercando di vincere tutte le partite e salire in A3». Per via della riforma dei campionati, infatti, le prime tre classificate di B1 della stagione 2025-2026 saranno promosse nella nuova A3. «Eventualmente il problema sarebbe quello del budget – mette le mani avanti Poggi -. La serie B ha dei costi limitati per il fatto che i gironi sono territoriali, mentre la nuova terza serie comporterebbe viaggi lunghi dovuti al probabile girone unico. In più le regole in Serie A cambiano nettamente: per le società sarà obbligatorio dotarsi del pavimento Taraflex e introdurre il VideoCheck per gli arbitri».
Per la stagione alle porte, l’Olimpia Teodora ha lanciato per la prima volta l’ingresso a pagamento e di conseguenza anche la campagna abbonamenti, al costo di 50 euro, che ha raggiunto le 50 tessere sottoscritte. Il biglietto sarà di 5 euro per le partite casalinghe che si giocheranno ancora al Pala Costa. Il nome dell’Olimpia Teodora comparirà anche in serie C, grazie al titolo comprato in estate. La rosa sarà composta da tutte pallavoliste under 18 provenienti dal vivaio e da altre squadre della zona. «Abbiamo l’intenzione di farle crescere anche se è un campionato molto duro – afferma il presidente Poggi -. Il nostro obiettivo iniziale era acquisire la serie D ma ci è stato impossibile portarlo a termine. Abbiamo costruito un gruppo molto volenteroso che avrà l’obiettivo di salvarsi».
Il nodo cruciale dell’Olimpia Teodora è legato a una complicata situazione extra campo, che si riflette in primis sul settore giovanile (vedi articolo a questo link): «Stiamo facendo una campagna di avvicinamento per le più piccole, con l’introduzione di iscrizioni a tariffe molto basse. La nostra filosofia è quella di selezionare a partire da una certa età. Quando sono più “grandine” vengono giudicate dal punto di vista pallavolistico e alle ragazze meno dotate viene data loro la possibilità di giocare lo stesso, ma in altre società. È per questo che si sono ridotte le nostre tesserate. Tutti parlano della crescita del femminile della Robur ma abbiamo dato noi a loro 25 ragazze, così come al Cral Mattei e ai Portuali. Il nostro obiettivo è mantenere alto il livello e far approdare più ragazze possibili in B1, se non oltre».

Per giustificare gli evidenti problemi finanziari il presidente Poggi, punta il dito anche in direzione della Federazione: «È vero che i mondiali li vinciamo ma tutto il movimento paga per queste vittorie, perché le tasse di Federazione sono aumentate». Ma accusa anche il Comune per l’elevato costo dell’affitto delle palestre: «Noi tutti gli anni paghiamo 40mila euro per le palestre. È una cifra importante per una società come noi che ha 160mila euro di budget complessivo. Molti pensano che le palestre ci vengano date gratis, ma la verità è ben diversa».
Poggi ammette comunque le difficoltà: «Ovviamente ci sono, però non ci si può fermare, altrimenti l’opzione sarebbe quella di abbandonare tutto. C’è qualcosa rimasto indietro (inteso come stipendi di allenatori e giocatrici ndr) ma conto di sistemarla a breve, dato che la mia priorità è quella di far funzionare tutto finché si riesce. Non avendo grandi sponsor o santi in paradiso, sto cercando di fare il possibile: siamo sempre alla ricerca di sostegni che sono al contagocce. Noi purtroppo non siamo i destinatari privilegiati di grandi aziende che entrano in contatto con l’amministrazione comunale per sostenere lo sport cittadino. Mi sto facendo carico di tutto in prima persona, così come sta facendo nel calcio Cipriani, con ovviamente altre disponibilità. Quando mi stuferò di finanziare l’Olimpia Teodora, probabilmente la pallavolo femminile ravennate sparirà…».