giovedì
16 Ottobre 2025
Impianti sportivi

Pronto il nuovo bike park all’ex ippodromo: nuovi spazi per bici e pattinaggio. Inaugurazione 25 ottobre

L'opera è stata realizzata in gran parte sulla pista dove correvano i cavalli. L’impegno economico è stato di 2,1 milioni dal Pnrr

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È pronto il nuovo ciclodromo all’ex ippodromo di Ravenna, noto anche con l’espressione inglese bike park. Sarà inaugurato sabato 25 ottobre con un pomeriggio di festa aperto a tutta la città. Appuntamento alle 15 con ingresso da piazza Caduti sul lavoro.

Il cantiere cominciò a marzo 2024 e sarebbe dovuto durare un anno. A maggio 2025 il Comune prevedeva di inaugurarlo in luglio. La realtà dei fatti è fine ottobre. L’opera è stata realizzata in gran parte sulla pista dove correvano i cavalli, mentre all’interno rimangono i campi da calcio. Si può parlare di polisportivo Darsena considerando i vicini Pala Costa, dove si praticano la pallavolo, la pallacanestro e la boxe, e circolo tennis Zavaglia. Il sindaco Alessandro Barattoni parla di «una vera e propria cittadella dello sport, raggiungibile in poco tempo da tutti i punti della città».

La festa per l’inaugurazione vedrà la partecipazione di numerosissime società sportive con i loro iscritti, che potranno cogliere l’occasione per cimentarsi nelle diverse discipline praticabili tra campi da calcio e ciclodromo: ciclismo, pump track, pattinaggio a rotelle, calcio e calcetto.

L’idea del bike park è nata anche grazie allo stimolo del mondo ciclistico ravennate, in particolare del comitato Amici del ciclismo, e di numerose società sportive e si è sviluppata nell’ambito del percorso partecipativo del progetto europeo Dare, individuando l’area quale luogo dove far nascere il progetto e concorrere alla rigenerazione del quartiere Darsena, sempre più verde e vocato allo sport.

La scelta dell’area permette di potenziare l’offerta di attività sportive praticabili all’interno del parco, migliorando un luogo centrale della città, nel quartiere Darsena. L’impegno economico è stato di 2,1 milioni, con fondi Pnrr nell’ambito della missione “Sport e inclusione sociale”, con l’obiettivo di incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi favorendo il recupero di aree urbane.

I circuiti sono stati concepiti per permettere gare ciclistiche lungo l’ovale o seguendo un percorso più articolato e sinuoso, ma anche percorsi di allenamento di lunghezza minore ed anche per gli utenti più piccoli. La conformazione dei percorsi è stata concepita in modo tale che nel corso delle attività d’allenamento non ci sia impedimento alla fruizione dell’area verde interna in cui vengono praticate altre attività. Oltre al ciclismo è possibile praticare il pattinaggio a rotelle, in un anello espressamente dedicato da 200 metri, e in un tratto di pista promiscuo dove è possibile praticare entrambe le discipline.

Il nuovo impianto risulta, quindi, costituito da:

  • pista ciclodromo per eventi agonistici e per allenamenti, di lunghezza pari a 1250 e 1230 metri per le due configurazioni possibili. Il solo anello esterno ha invece uno sviluppo di 885 metri.
  • pista ad anello per il pattinaggio da 200 metri.
  • pista per pattinaggio su strada da 300 metri (tratto in promiscuità con il ciclismo).

Le piste per il ciclismo sono larghe 5 metri. Per il pattinaggio le piste hanno larghezza di 5,50 metri per l’anello e di 6 per il circuito stradale. La larghezza delle fasce di rispetto, le pendenze trasversali e i raggi di curvatura delle curve rispettano le tolleranze previste dalle norme Coni e delle Federazioni ciclistica e rotellistica, ad esclusione della curva di raccordo tra le due corsie parallele nell’angolo sud ovest, che per motivi di ingombro ha un raggio di curvatura inferiore.

Inoltre, nella zona a sud dell’ingresso di via Timavo, su una superficie di circa mille metri quadri, è stato realizzato un percorso di pump track (circuito di dossi, curve sopraelevate e discese appositamente progettato per essere percorso senza pedalare, ma semplicemente ‘pompando’, generando cioè slancio attraverso i movimenti in su e in giù del corpo) con finitura in asfalto.

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