RAVENNA-AREZZO 0-3
RAVENNA (3-5-2): Anacoura; Donati, Bianconi, Solini; Da Pozzo (8′ st Motti), Tenkorang (40′ st Okaka), Lonardi, Rossetti, Rrapaj (24′ st Falbo); Luciani (24′ st Zagre), Spini. A disp.: Stagni, Borra, Mandorlini, Okaka, Motti, Calandrini, Esposito, Corsinelli, Ilari, Scaringi, Sermenghi, Karim, Menegazzo. All.: Marco Marchionni.
AREZZO (4-3-3): Venturi; De Col, Gilli (37′ st Gigli), Chiosa, Righetti; Mawuli (36′ pt Iaccarino), Guccione (37′ st Perrotta), Chierico; Pattarello (24′ st Varela), Cianci (24′ st Ravasio), Tavernelli. A disp.: Trombini, Galli, Tito, Meli, Arena, Dell’Aquila. All.: Bucchi.
ARBITRO: Striamo di Salerno.
RETI: 3′ st Tavernelli, 43′ st Ravasio, 50′ st Varela.
Ammoniti: Rrapaj, Pattarello, Okaka.
Spettatori: 4.995 (2.735 Ospiti: 627), incasso 39.400 euro.
La differenza probabilmente l’hanno fatta i portieri, con il faentino Venturi, applaudito anche dai suoi ex tifosi, che ha negato con una grande parata su tiro di Solini il pareggio al Ravenna, che a quel punto lo avrebbe probabilmente meritato. Dall’altra parte, il gol del vantaggio dell’Arezzo, molto simile nella dinamica di tiro, vede Anacoura non proprio esente da colpe.
Il Ravenna deve così arrendersi in casa, davanti a 5mila tifosi, nel big match della decima giornata, lasciando scappare in testa alla classifica del girone B un Arezzo apparso una buona squadra – probabilmente migliore – ma non irresistibile. Lo 0-3 finale è decisamente troppo severo per i giallorossi, che però confermano alcuni limiti già visti finora, primo fra tutti una certa lentezza e prevedibilità del gioco, accentuata da un modulo, il 3-5-2, che soprattutto contro delle squadre che giocano con 3 punte (come l’Arezzo) schiaccia troppo gli esterni sulla linea di difesa. Resta poi difficile da capire la scelta di mantenere ancora una volta in panchina Esposito, capace molto più di Bianconi di impostare con personalità e far partire l’azione dalla difesa, finora tra l’altro autore di un ottimo campionato.
Arrivando alla cronaca, il primo tempo si chiude in parità, con l’Arezzo che ha avuto di più il pallino del gioco, ma il Ravenna più pericoloso, con un tiro dal limite di Luciani ben parato da Venturi e un colpo di testa ciccato da Tenkorang su cross di Rossetti al termine della più bella azione manovrata del primo tempo.
Nella ripresa a fare la differenza è il gol iniziale di Tavernelli sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Ravenna subisce il colpo e rischia di capitolare (c’è da segnalare anche un palo frutto di un’incomprensione Bianconi-Anacoura), ma poi si riprende e, grazie anche al cambio di modulo, va più volte vicino al gol, in particolare due volte con Solini (gran parata di Venturi e traversa scheggiata di testa su angolo) e una con Motti, oltre ad alcune mischie. Nel finale i due gol dei toscani che chiudono la partita in contropiede.