Dopo la festa a Punta la vecchia torna in riviera e in Piazza della Libertà mentre il Niballo brucia a mezzanotte nella città manfreda
Dopo la folla che sabato e domenica ha accolto la vecchina a Punta Marina per l’anticipo dell’Epifania, con distribuzione dei doni, giochi, musica e gastronomia tipica organizzate dalla Pro Loco (vedi gallery fotografica di Fabrizio Zani), la festa della Befana si riprone in riviera, martedì 6 dicembre, a Marina di Ravenna, nell’area del porticciolo dei pescherecci, anche per questa occasione promossa dalla Pro Loco. In programma a partire dalle ore 15, distribuzione di calze e dolcetti e cioccolata calda per grandi piccini, con musica e animazione, grazie al sostegno dell’azienda portuale Bambini e dei commerciati di Marina.
Intanto, nella vigilia dell’Epifania, lunedì 5 gennaio si tiene a Faenza, mezzo secolo dopo l’esordio, la tradizionale Nott del Bisò, in piazza del Popolo. Si tratta della manifestazione conclusiva del Palio di Faenza che si svolge ogni anno nella quarta domenica di giugno. Il Niballo, grande fantoccio raffigurante Annibale, il guerriero saraceno che simboleggia le avversità, viene bruciato in un enorme falò al centro della piazza. Il fantoccio giunge nel cuore della città, secondo un’antica tradizione, su un carro trainato da buoi. Il Rione vincente del Palio dell’estate ha il diritto a trasportarlo e a bruciarlo. La festa ha il suo apice nel momento in cui il rappresentante del Rione, vestito con tradizionale costume cinquecentesco, dà fuoco al Niballo e più che mai si beve bisò, il caratteristico vin brulè, vino rosso caldo e aromatizzato, in tipici gotti di ceramica faentina. Per l’edizione del cinquantenario sono previsti diversi eventi a partire dalle 10 di mattina con l’apertura degli stand gastronomici e l’avvio di giochi e animazioni per ragazzi organizzati dalla Ludoteca. Alle 18.30 prende il via la festa vera e propria con l’ingresso in piazza del Niballo i concerti dei gruppi Mamamouse e Freeway, il lancio di centinaia di palloncini e a mezzanotte il rogo del fantoccio.