Il pressing del Fellini, che annuncia la riapertura nei weekend
fino a dicembre. Per Giovinbacco verrà aperta una nuova porzione
Come annunciato, in occasione della Notte d’Oro la piazza è stata resa fruibile in minima parte, ma il cantiere – come hanno dichiarato nei giorni scorsi anche gli organizzatori – ha in qualche modo rovinato il Silent Party che si è svolto, comunque con successo a Palazzo Rasponi. «La piazza completata avrebbe dato ulteriore risalto al Silent Party, evento che già di per sé è stato in grado di attirare tantissimi giovani, dimostrando che questo genere di iniziative sono quello che ci vuole per Ravenna», dichiarano i gestori del Fellini, Giuseppe Pietropaolo ed Erika Buratti, annunciando che fino a dicembre tenteranno l’apertura dal venerdì alla domenica, «con la speranza di aggirare gli ostacoli dei lavori».
L’Amministrazione intanto ha annunciato che in occasione di GiovinBacco, dal 21 al 23 ottobre, un’altra porzione di piazza verrà aperta. «Speriamo che sia una vera porzione – commentano ancora Pietropaolo e Buratti – e non uno spazio angusto come quello che è stato “inaugurato” l’8. Dal momento che la Soprintendenza ha concluso il suo intervento (e gli scavi sono stati chiusi, ndr), ora la garanzia della tempistica spetta al Comune, secondo cui la consegna della quasi totalità della piazza dovrebbe avvenire a ridosso del periodo natalizio».
«Ci auguriamo poi – concludono i gestori del locale – che la promessa fatta in itinere, quella relativa alla possibilità di sollevare le imprese che insistono su piazza Kennedy da determinati oneri – quali ad esempio l’occupazione del suolo pubblico – venga mantenuta. In questo modo potremo sfruttare lo spazio a disposizione per contribuire alla vivacità e all’attrattività della piazza durante le feste. Purtroppo le condizioni generali non sono favorevoli, ma dobbiamo rimboccarci ulteriormente le maniche per far fronte alle spese. Il nostro impegno, tra notevoli sforzi, è quindi quello di arrivare a dicembre, con la speranza di non vedere più le recinzioni davanti ai cinque scalini del Fellini».