Gli studenti: «Mancano una mensa, convenzioni nei locali e pass per i monumenti»

La presidente dell’associazione studentesca Universirà riporta le segnalazioni degli iscritti. Soddisfazione per i nuovi orari della biblioteca. Kartoffel organizza eventi: «I locali possono avere dei clienti fissi se hanno prezzi buoni»

Vitale

L’ingresso alla basilica di San Vitale e mausoleo di Galla Placidia

Sarebbero oltre 15 milioni gli euro portati in città ogni anno dagli studenti universitari che studiano a Ravenna tra affitto, spese per l’alimentazione e svago. Questo è il dato elaborato dalla associazione studentesca Universirà, riconosciuta anche dall’ateneo. E cosa dà in cambio la città di Ravenna a questi studenti? Poco, anzi pochissimo, almeno secondo i diretti interessati: «Abbiamo fatto un sondaggio con gli iscritti – racconta Camilla Parodi, studentessa piemontese di Archeologia che da tre anni vive a Ravenna e che è presidentessa della associazione -. Se tutti sono risultati molto contenti dell’università per la qualità dei corsi e dell’insegnamento, è emersa una forte difficoltà a interagire con una città che non è aperta agli studenti. Mancano molti servizi come la mensa, mancano locali che facciano convenzioni reali con gli studenti, che non siano lo sconto del 10 percento. Un altro aspetto grave è che anche gli studenti di Beni Culturali, che studiano le basiliche di Ravenna per gli esami, devono pagare l’ingresso ai monumenti con uno sconto di soli due euro, mentre è evidente che dovrebbero avere la possibilità di entrare gratuitamente visto che il lavoro che fanno va anche a beneficio della città stessa. Manca uno studentato, anche se ora si sta parlando di farne uno vicino alla stazione i tempi non sono certi (vedi articolo sotto, ndr) e i mezzi di trasporto non sono ottimali». Come associazione cosa avete fatto per risolvere queste problematiche? «Da una parte organizziamo iniziative per far conoscere la città come gite, biciclettate e corsi di cucina romagnola. Dall’altra abbiamo instaurato un dialogo tra le varie facoltà e con l’amministrazione. Abbiamo incontrato l’assessora Ouidad Bakkali che si è dimostrata disponibile e su alcuni punti siamo riusciti ad averla vinta, come il prolungamento dell’orario di apertura delle biblioteche fino alle 22.30. Su altri temi, come i biglietti dei monumenti, nemmeno il Comune può fare nulla perché sono quasi tutti della Curia».

L’associazione Kartoffel Organization invece si occupa di eventi serali per gli studenti. A gestirla è Francesco De Maglie, ex studente di Scienze Ambientali che dopo essere venuto a Ravenna dal Salento per studiare è rimasto in città e ora lavora per Hera. «Tra gli eventi principali dell’anno ci sono l’Alma Fest 2.0, una serata non istituzionale che organizziamo solitamente alla Sala Strocchi o all’Onyx Club a cui partecipano circa 700 studenti. Poi facciamo aperitivi itineranti per il centro, per far conoscere alcune zone della città ai ragazzi appena arrivati, passando per bar come gli Ariani, il Fellini e il Belli. E d’estate abbiamo convenzioni per gli studenti alla Duna degli Orsi e al Matilda. Quello che cerchiamo di far capire a chi ha locali in centro è che per gli studenti ci vuole una politica dei prezzi diversa perché gli studenti hanno la necessità di spendere poco, ma possono diventare clienti abituali se si trovano bene. Il primo evento dell’anno studentesco 2017/2018 sarà durante la Notte d’Oro».

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